Dal 4 al 7 maggio, alla Sala Bellini di Palazzo degli Elefanti (Catania), va in scena "(Uno studio) Sui Generis", un evento teatrale sui temi dei diritti di genere, per la "Rassegna Altrove, il teatro va in città" del Teatro Stabile.
Uno Studio) Sui Generis è una riflessione sui diritti di genere, alla luce delle nuove delibere governative che hanno visto anche il Comune di Catania, farsi partecipe di un percorso di riconoscimento di opportunità estese ad una parte della popolazione che ha, nei secoli, subito gravi discriminazioni e ghettizzazioni.
Lo spettacolo vuole stimolare una riflessione sulla realtà sociale siciliana attorno ai temi degli stereotipi, dei luoghi comuni, della cronaca locale, della vita quotidiana che si confronta concretamente con la diversità, sessuale e non solo. Per questa ragione, con linguaggi artistici contemporanei, lo spettacolo propone una drammaturgia composita, che utilizza testo, musica e gesto all’interno di un percorso metaforico tra regola e vita comune.
Il materiale testuale si muove per salti associativi o per contrasti, dalle radici isolane poetiche delle Metamorfosi di Ovidio (Il mito di Ifi), alla cronaca giornalistica, dalla realtà della esperienza singola al delirio impersonale del web, con incursioni nelle materie scientifiche quali l’etologia e la psicoanalisi.
Sui Generis, già dal titolo latino suggerisce contemporaneamente due piani, quello del significato letterale –di genere suo proprio- e quello dell’uso comune che ne indica l’atipicità, la stranezza, così lo spettacolo, utilizzando contemporaneamente vari linguaggi suggerirà punti di vista diversi, opposti, contraddittori, parossistici, come spesso accade realmente nell’animo umano quando si affrontano questioni ancora irrisolte.
La messa in scena è volutamente essenziale, con gli attori che si muovono al centro della scena con il pubblico ai due lati, dunque con una prospettiva doppia, quella dell’azione scenica e quella dello specchio di se stessi. Il pubblico guarda contemporaneamente attori e spettatori, quelli della fila di fronte, rivedendo reazioni proprie, osservando anche altri punti di vista.
Infatti il testo, scritto dall’autrice regista Pamela Toscano, è una costruzione di punti di vista che si negano vicendevolmente in continuazione, alla ricerca di una verità che possa sostenere o contraddire l’opinione comune.
Gli attori: Marta Allegra, Nanni Mascena e Sebastiano Sicurezza, si scambiano i ruoli, si rincorrono, si contorcono in questa ricerca della verità, della risposta giusta, della soluzione, parlano al pubblico, li guardano. Sono giovani, hanno lo sguardo aperto, un’energia guizzante e pronta e trasmettono la voglia di poter ancora cambiare angolazione, aggrappandosi all’aforisma del poeta Lowell: solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione.
Per le esigenze del luogo ospite, i posti sono limitati. Lo spettacolo andrà in replica dall'11 al 14 maggio. Info: tel. 095/7310856 - 7310888
(04 maggio 2017)