Lunedì 15 maggio alle 9:30, nell'aula informatica di Palazzo Reburdone (dipartimento di Scienze politiche e sociali, via Vittorio Emanuele II, 8 Catania), il ciclo "Sociologia: leggere (le) mutazioni" prosegue con il seminario dal titolo "Sulle tracce dei Big Data - La classificazione e l’interpretazione di matrici dati di grandi dimensioni: il caso dell’audience cinematografica", che sarà tenuto dal prof. Alberto Trobia dell'Università di Palermo.
IL TEMA. I ricercatori sociali hanno oggi l’opportunità di lavorare su matrici complesse e di grandi dimensioni, per effetto dell’avvento di nuove tecniche informatiche di raccolta dei dati; tuttavia, non è sempre facile gestire adeguatamente la natura e la complessità di questi dati. Il contributo suggerisce una strategia di analisi quali-quantitativa, basata sulla combinazione di tecniche di clustering non gerarchiche e analisi testuale.
IL CICLO. La comunità dei sociologi del dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania propone, in sinergia con i corsi laurea triennale e magistrale di Sociologia e Servizio sociale, una riflessione, a beneficio degli studenti, sulle competenze e sulle professionalità che i sociologi devono maturare per la problematizzazione e soluzione di questioni di rilievo sociale, collaborando alla definizione di piani, progetti e politiche.
L’intento è rafforzare la consapevolezza negli studenti sulla valenza previsiva della sociologia, troppo di frequente sacrificata in nome di una sociologia delle contingenze che sembra andare a rimorchio dei fatti sociali perdendo una visione d’insieme delle dinamiche trasformative e non impegnandosi nel coglierne gli effetti perversi o virtuosi. Una “buona sociologia” consiste nella comprensione del mutamento (da qui il titolo scelto per il ciclo dei seminari "Sociologia: leggere (le) mutazioni"), come legame e come processo che si pone fra società, istituzioni e politica, rappresentando l’universo conoscitivo a cui si ispira la proposta in questione.
Con il coinvolgimento di colleghi sociologici italiani e stranieri (e anche di scienze sociali affini, quale l’antropologia) saranno approfonditi tanto gli aspetti teorici, legati alla logica della progettazione dell’ambiente e del territorio, delle politiche, quanto quelli relativi alla ricerca sul campo, evidenziando il ruolo essenziale della collaborazione tra i diversi approcci sociologici. In questa prospettiva, sono analizzati attori sociali e istituzionali, popolazioni urbane, processi socio-economici, approcci metodologici che possano costituire un proficuo terreno di lavoro comune anche con altri saperi esperti. In particolare, l’attenzione cadrà sulla progettazione di interventi in situazioni di rischio e vulnerabilità, sui processi migratori, sugli stili di vita e sulle implicazioni socio-culturali che nascono dal ruolo dei media, sulle nuove generazioni, sulle questioni di genere, sulla gestione dei conflitti, sul welfare e sul servizio sociale, sull’istruzione e sulla formazione, sul mercato del lavoro e sui diritti.
(15 maggio 2017)