Mercoledì 8 febbraio alle 17, nel Coro di notte del Monastero dei Benedettini, si svolge la presentazione del volume del prof. Rosario Castelli, "«Contraddisse e si contraddisse». Le solitudini di Leonardo Sciascia" (Franco Cesati Editore, 2016).
Il libro. La letteratura costituì per Leonardo Sciascia "la più assoluta forma che la verità possa assumere", senza essere mai "innocente", nel senso che può avere un valore civile, ma anche orientarci verso territori disagevoli, abissi interiori che spetta alle capacità maieutiche e demiurgiche dello scrittore portare alla luce. Il suo scrivere non compromissorio dice della singolare capacità che ebbe di opporsi al conformismo, rinunciando puntualmente al balsamo delle certezze accomodanti, ribadisce l'attitudine a smascherare le imposture del potere, denunciando le funamboliche piroette del trasformismo. È questa prerogativa che accomuna il maestro di Racalmuto a una vasta famiglia di personaggi reali e immaginari con cui sconterà, soprattutto negli ultimi anni di vita, il destino di essere un uomo "solo", disposto a contraddire ma anche a contraddirsi perché mai assoggettato al potere, capace di valutare le cose nella loro immediata e semplice evidenza, interamente scevra dal pregiudizio ideologico.
Con l'autore dialogheranno il prof. Antonio Di Grado e il presidente del comitato catanese della Società Dante Alighieri Dario Stazzone.
(08 febbraio 2017)