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Formazione, apprendistato e lavoro in Sicilia

Venerdì 22 aprile alle 9, nell'aula magna di Palazzo Pedagaggi, seminario di presentazione degli esiti della prima parte del progetto di ricerca Fir 2014 su "Modelli e pratiche per la promozione ecologica dello spazio sociale: città e territorio"

Venerdì 22 aprile alle 9, nell'aula magna di Palazzo Pedagaggi (dipartimento di Scienze politiche e sociali, via Vittorio Emanuele II, 49 - 2° piano), si apre il seminario dal titolo "Formazione, apprendistato e lavoro in Sicilia. Modelli e pratiche per la promozione ecologica dello spazio sociale: città e territorio" che presenta gli esiti della prima parte del progetto di ricerca d’Ateneo Fir 2014 che si propone, in generale, di superare l’autoreferenzialità che condiziona la progettazione e l’attuazione dei percorsi formativi in apprendistato, unendo competenze pedagogiche, giuridiche, filosofiche, di storia della pedagogia, di architettura e di ingegneria civile.

Dopo i saluti inaugurali, si aprirà la tavola rotonda sulla ricerca Fir 2014 alla quale interverranno le docenti del Dsps Paolina Mulè (Principal Investigator del progetto) e Stefania Mazzone, e i docenti del dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell'Ateneo Maurizio Spina, Giacinto Taibi, Rita Valenti, Lucia Trigilia e Riccardo Dell’Osso; seguirà la presentazione, a cura di Alessio Annino e Daniela Gulisano, degli esiti della prima parte della ricerca rivolta alle scuole e gli interventi programmati dei dirigenti e dei referenti scolastici dell’alternanza scuola-lavoro.

Il progetto di ricerca intende infatti sviluppare, anche con il coinvolgimento di imprese e di associazioni datoriali e sindacali, una innovativa competenza interdisciplinare idonea a rendere effettivi i percorsi di apprendistato nei tessuti produttivi e istituzionali della Sicilia; ma anche di studiare l’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale e l’apprendistato di alta formazione quale paradigma privilegiato per l’integrazione educativa, culturale, sociale e professionale delle nuove generazioni e degli stranieri nella società della globalizzazione.

Allo studio ci sono percorsi e strumenti per attuare la recente riforma dell’apprendistato con le modifiche presenti nel Jobs Act, sul piano istituzionale-ordinamentale, giuridico, pedagogico, filosofico, metodologico-didattico e, in particolare, sul piano specifico della composizione architettonica e urbana, della pianificazione urbanistica e dell'architettura, in relazione agli spazi sociali. L'intento è quello di offrire l’opportunità di integrare istruzione, formazione e lavoro attraverso l’apprendistato cognitivo sul campo, che è lo strumento principe per la formazione e l’occupazione dei giovani, per la competitività delle imprese, per una crescita sociale intelligente, sostenibile e inclusiva. E inoltre offrire alle istituzioni e alle imprese alcuni strumenti utili per supportare la didattica e l’apprendimento degli apprendisti (il portfolio, il libretto formativo, ecc.), a proposito dell’alternanza formativa che comprende stage, visite guidate, alternanza scuola-lavoro, tirocini, come prevede la Legge "La Buona Scuola". 

Non ultimo, obiettivo del progetto è anche quello di sviluppare l’apprendistato nei percorsi di Alta Formazione e ricerca proprio dell’Università, attraverso la specializzazione di professionalità tecniche altamente qualificate, da inserire nel mercato del lavoro, nelle istituzioni e nelle imprese, nell’intento di innescare una rete di scambio tra alta formazione e mondo del lavoro, non solo privato ma anche pubblico, al fine di evitare la stagnazione delle competenze e dare nuovi impulsi ai settori già consolidati.

(22 aprile 2016)

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