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L’architettura dei cinematografi in Sicilia

Sabato 17 ottobre alle 17:30, al Teatro Sangiorgi, presentazione del volume curato da Ezio Godoli, Eliana Mauro, Anna Maria Ruta ed Ettore Sessa

Il cinema Kursaal sulla terrazza degli
“Stabilimenti Sangiorgi” (1900, Salvatore
Di Gregorio, collezione privata)

Sabato 17 ottobre alle 17:30, al Teatro Sangiorgi di Catania sarà presentato il volume "L’architettura dei cinematografi in Sicilia" curato da Ezio Godoli, Eliana Mauro, Anna Maria Ruta ed Ettore Sessa con prefazione di Giuseppe Tornatore (edizioni Arianna). 

Oltre ai curatori Ettore Sessa (Università di Palermo, facoltà di Architettura) e Eliana Mauro (assessorato regionale Beni culturali e Identità siciliana), interverranno i docenti Vittorio Fiore (Sds Architettura) e Alessandro De Filippo (Disum) guardando sia all’evoluzione dell’architettura del cinematografo, sia al nuovo rapporto con lo spettacolo instaurato dalle nuove tecnologie.

Già negli anni Novanta dell’Ottocento, infatti, proiezioni cinematografiche sono documentate in luoghi di fortuna, in cortili, in magazzini; spesso erano associate a spettacoli teatrali. In Sicilia l’attività fu intensa e impegnò, accanto agli imprenditori, alcuni dei migliori progettisti attivi nell’Isola; con loro lavorarono scultori, pittori, stuccatori, maestri vetrai e del ferro battuto, mosaicisti, ebanisti e decoratori. Il fine era di rendere lussuosa la sala, che doveva offrire stupore e meraviglia oltre al divertimento. Le architetture attraversano le epoche “stilistiche” del liberty, del déco, delle architetture “razionaliste” del Ventennio, delle correnti novecentiste e, dopo la Seconda guerra mondiale, si adeguano al nuovo gusto e accolgono le nuove soluzioni tecniche.

A Catania, la richiesta di edifici o ambienti appositamente attrezzati fu innescata dall’apertura degli “Esercizi Sangiorgi” nel 1900. Negli anni Trenta del Novecento Catania contava circa 50 esercizi, escludendo quelli di breve durata. Si proponeva, parallelamente, il tema architettonico: quale veste doveva avere il luogo del nuovo spettacolo? A risolverlo, molte firme note: ad esempio Filadelfo Fichera, Francesco Fichera, Settimio Mastroianni, Carmelo Aloisi, Gaetano Lanzerotti, che si avvalevano per i decori di artisti quali Salvatore Di Gregorio, Carmelo Florio, Salvatore Gregorietti, Gaetano D’Emanuele.

L’incontro sarà l’occasione per discutere anche del fenomeno “cinema” nell’era digitale e, non meno importante, della sorte dei molti edifici cinematografici e “arene” ora dismessi e spesso in stato di abbandono.

L’incontro è promosso dal Kiwanis Club Catania Est in collaborazione con la Struttura didattica speciale di Architettura e con il dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania.

(17 ottobre 2015)


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