Fino al 26 aprile, al Teatro Verga di Catania, andrà in scena Socrate di Vincenzo Cerami. E' una produzione del Teatro Stabile.
Con: Pippo Pattavina, Sebastiano Tringali, Paila Pavese, Alberto Bonavia, Franz Cantalupo, Giampaolo Romania, Riccardo Maria Tarci, Vittorio Vaccaro e con gli allievi della scuola d'arte drammatica "Umberto Spadaro". La regia è di Ezio Donato.
Socrate, padre indiscusso della filosofia occidentale è uno dei personaggi più complessi ed enigmatici e nello stesso tempo più affascinanti della storia del pensiero antico. Come tutti sanno, il più famoso dei filosofi fu condannato a morte dal governo democratico di Atene perché il suo pensiero probabilmente era diventato scomodo e controcorrente. Socrate, come tutte le testimonianze ci tramandano, per non rinunciare alle sue idee e nello stesso tempo rispettare le leggi, non volle sottrarsi alla morte.
Vincenzo Cerami ha ridisegnato e adattato per la scena la figura del filosofo greco sulla scorta delle più intense pagine di Platone, tratte dal Fedone dal Critone e dall'Apologia, ma anche da una delle testimonianze più negative, quella comico-grottesca, quasi una macchietta e perciò più discussa, che Aristofane ci presenta ne Le Nuvole. L'eroe tragico di Platone, l'uomo che più di ogni altro ci ha insegnato a non rinunciare, anche di fronte alla morte, a ragionare con la nostra testa, non è però separabile dall'irresistibile e impietosa parodia di Aristofane.
(14 aprile 2015)