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Harold

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Venerdì 10 e sabato 11 aprile alle 21 e domenica 12 aprile alle 19, al Teatroimpulso di Catania, in scena spettacolo di improvvisazione teatrale comica

Venerdì 10, sabato 11 (ore 21) e domenica 12 aprile (ore 19), al Teatroimpulso di Catania (via Giovanni Gentile, n. 29), andrà in scena Harold, improvvisazione teatrale comica con Valeria Arena, Santo Consolo, Eleonora Fichera, Alessandra Grasso, Irene Oliveri, Gianluca Peluso, Nunzia Pruiti, Rosario Santangelo e Nicoletta Seminara.

Il format di improvvisazione teatrale più famoso al mondo creato da Del Close dell’iO Chicago approda finalmente a Catania. Teatroimpulso è la prima compagnia siciliana a proporre questa longform. Mario Guarneri l’ha mutuata direttamente dagli insegnamenti dei più noti docenti del prestigioso teatro statunitense: Jason Shotts e Colleen Doyle. 

Gli attori, da un singolo suggerimento dato dal pubblico, faranno una sorta di brainstorming da cui scaturiranno le idee per tre scene. Le scene base si intrecceranno sempre di più fino alla scena finale. Punto di partenza saranno sempre le esperienze personali e reali degli attori, perché niente è più comico della verità. Tutto nella vita è connesso e gli attori cercheranno di dimostrarlo con questa performance.

“Il più importante lavoro di gruppo dopo la costruzione delle piramidi”: così Bill Murray definisce l’improvvisazione e in particolare l’Harold. Costruire ogni sera per poi distruggere. L’Harold è come un Mandala tantrico: si costruisce a partire dal centro, che in questo caso è costituito dal suggerimento dato dal pubblico. Si espande via via e racchiude in un cerchio tutti gli elementi. Lo scopo è quello di trovare un ordine nel caos in modo da collegare il tutto. Inizialmente, gli attori hanno in mano una manciata di sabbia, e con questa devono costruire insieme un disegno. Ognuno aggiunge il suo contributo al contributo del compagno, non ci può essere un granello di sabbia senza quello precedente. E infine, come il Mandala che, dopo essere stato minuziosamente completato viene distrutto, anche l’improvvisazione sparisce perché è qualcosa che sia il pubblico che gli attori devono vivere in quel momento. Per improvvisare bene ci vuole molto lavoro e ci sono molte regole da seguire. Ma tutte queste regole servono a distruggere le regole.

Per info: tel. 3335499436

(10 aprile 2015)

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