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Afro Bougna Band

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Sabato 30 maggio alle 22:30 alla Sala Lomax band siculo - senegalese in concerto. L'ingresso è gratuito

Sabato 30 maggio alle 22:30 alla Sala Lomax (via Fornai, 44)  l' Afro Bougna Band si esibirà  in concerto. L'ingresso è gratuito.  

Afro Bougna Band nasce da un idea di Jalì Moulaye Diabate, maestro suonatore di Kora e straordinario esponente dell’antica tradizione musicale e narrativa dei griot, musicisti e cantastorie largamente conosciuti in Africa e considerati elemento cardine per la trasmissione della memoria storica collettiva, diffusa attraverso i loro racconti musicati e cantati con l’accompagnamento dell’arpa liuto africana. Il progetto siculo - senegalese degli Afro Bougna fonde la tradizionale cultura africana Mandeng al reggae, una esaltazione sonora e ritmica che ha nella dimensione live la sua migliore espressione, quando il calore della musica e della danza crea una sorta di atmosfera e di magia che lascia un segno indelebile nel cuore di ognuno. Il loro ultimo lavoro discografico si chiama Silinka, che in lingua Mandeng significa l’inizio delle cose, ma anche “l’alba”, il momento in cui il sole torna ad illuminare la terra. 

Jalì Moulaye Djebate, nasce nel 1983 a Baghere, un piccolo villaggio costruito da Cherif Younouss Aidara nella bellissima regione naturale della Casamance, nel sud del Senegal. I Djebate tramandano l’arte dei griot, musicisti e cantastorie che attraverso i loro racconti musicati e cantati con l’accompagnamento della korà, sono considerati elemento cardine per la trasmissione della memoria storica collettiva. Nato e cresciuto in un ambiente così impegnato di musica e tradizione, Jalì Moulaye viene introdotto in giovanissima età dal nonno e dal padre alla musica e allo studio della korà, tanto da venirne considerato oggi maestro. Frequenta la scuola francese ma, su indirizzo della famiglia, non lascia mai lo studio del suo strumento e gli anni del liceo si distingue per essere l’unico korista della scuola nonché animatore e promotore di molteplici attività culturali. Continua ad esibirsi in occasione di numerose manifestazioni cittadine e raccoglie parecchi consensi suonando insieme al cugino Ibrahima Solo Kouyate, che accompagna la korà di Jalì con le calde percussioni del seourba. Nel 2002 al liceo Djignabo, durante una manifestazione culturale, si realizzano alcuni incontri importanti: Jalì ha l’occasione di far conoscere e apprezzare la propria musica all’allora ministro dell’educazione del Senegal, Moustapha Sourang e all’ambasciatore della scuola senegalese, Alioune Mbaye N’der, uno dei grandi della musica senegalese. Da quest’ultimo sarà poi invitato a suonare a Ziguinchor presso il centro culturale “Alliance franco senegalese”, con l’importante privilegio di condividerne il palco. Conseguito il diploma nel 2002, Jalì riscuote i primi importanti riconoscimenti nell’ambiente musicale africano. Le prime importanti collaborazioni musicali vere e proprie cominciano con un gruppo rap, autore di originali composizioni che vedono assieme ai ritmi moderni del rap e alle percussioni dei jembe e dei dum-dum i tradizionali accordi melodici della korà. Successivamente Jalì diventa korista nel gruppo folkloristico Lilly. Insieme al cugino Alphoussein Kouyate,anch’egli corista griot, Jalì entra nei Dialya, gruppo di musica tradizionale, col quale inciderà un album di tre brani tra i quali “adja”, un pezzo da lui composto.
Un tour lo chiama in Italia nel maggio 2004. Il sogno è quello di entrare nella schiera dei grandi strumentisti africani del peso di Mori Kante, Toumani Diabate, Lalo Keba Drame, Soundioulou Cissokho, continuando a promuovere e a tramandare l’antica arte dei griot. In breve tempo in Sicilia si moltiplicano gli inviti e gli appuntamenti musicali di Jalì che si esibisce in vari locali, piazze e spiagge dell’isola. Senza mai abbandonare il suo percorso da solista, Jalì suona nel gruppo di musica afro Xamles. La sua vena creativa lo ha portato ad ampliare le possibilità melodiche ed espressive dalla korà e ad aggiungere al suo repertorio, oltre alle canzoni tradizionali, brani di sua composizione con influenze legate alla musica moderna, come nel suo primo album da solista Recital korà del 2005, dove insieme agli arrangiamenti di tipo tradizionale sono presenti invenzioni dal sapore contemporaneo.

Per info: Associazione Culturale Alan Lomax - lomaxstampa@gmail.com - tel. 095-2862812

(30 maggio 2009)

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