Giovedì 29 novembre alle 21 al Teatro "Erwin Piscator" sarà messo in scena lo spettacolo teatrale Il mio nome è Medea, in cui si accostano teatro moderno e mito greco. La sceneggiatura e la regia sono di Angelo d’Agosta e le musiche di Giorgio Romeo. Lo spettacolo ha il patrocinio della facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Catania.
Un atto unico, in cui la drammaticità della tragedia classica viene esaltata da un sapiente uso di elementi moderni, come la musica elettronica e la videoproiezione. Il testo, che vede l’eliminazione del coro, è stato riscritto mediante canoni moderni, pur mantenendo una compostezza quasi classica. Quello di Medea è un dramma umano, il dramma di una donna che vede crollare tutte le sue certezze. Un teatro sociale quindi, ma prima di tutto umano. Non verrà rappresentata la follia di Medea o “Medea la maga”, bensì la “Medea la donna” ed è stata proprio quest’ultima affermazione a motivare la scelta del cast, esclusivamente femminile e in antitesi con il teatro classico.
Tre i livelli cognitivi proposti, al recitato si affiancano le videoproiezioni, in uno spettacolo che coinvolge e sconvolge lo spettatore catapultandolo in una storia senza tempo che ancora oggi riesce ad appassionare ben più di una generazione. Le immagini delle rovine della Valle dei Templi di Agrigento si amalgamano con le note ben dosate del pianoforte e si scontrano con il suono acido dei sintetizzatori in una eterogena fusione di antico e moderno.
Infoline: 329/0798458 - www.myspace.com/ilmionomeemedea
(29 novembre 2007)