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Lns|Cetacei nel Mediterraneo

Giovedì 1 marzo, nell'aula "Azzurra" del Lns-Infn, il biologo Gianni Pavan del Centro interdisciplinare di Bioacustica e ricerche ambientali (Università di Pavia) terrà un seminario sugli aspetti multidisciplinari del progetto Nemo-km3

Giovedì 1 marzo, alle 16,30, nell'aula "Azzurra" del Lns-Infn (Laboratori del Sud - Istituto nazionale di fisica nucleare) in via Santa Sofia 62, il biologo Gianni Pavan del Cibra (Centro interdisciplinare di Bioacustica e ricerche ambientali) dell'Università di Pavia terrà un seminario su "La popolazione dei cetacei nel Mediterraneo. Aspetti multidisciplinari del progetto NEMO-km3", nel quale approfondirà alcuni aspetti della recente scoperta legata alla presenza di capodogli in alcune zone del Mediterraneo.


 

Nel Mediterraneo vivono molti più capodogli di quanti si pensasse. Ce ne sono a centinaia e non solo poche decine come si credeva fino ad oggi. A "sentire" nuotare così tanti capodogli al largo delle coste della Sicilia è stato il prototipo di un osservatorio sottomarino dell'Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare) per particelle provenienti dal centro della galassia, un sofisticatissimo strumento scientifico montato nelle profondità del mare mentre stava realizzando prove di caccia di neutrini. Si tratta del rivelatore bioacustico installato dai biologi marini sull'apparato del progetto Nemo-Fase1 e studiato per rilevare appunto queste piccolissime particelle particolarmente sfuggenti e difficili da "catturare" senza strumenti adeguati. Nemo-Fase1, un prototipo di rivelatore collocato a oltre 2000 metri di profondità nel mare al largo di Catania, si è così imbattuto in tanti giganteschi capodogli, scoprendone un'eccezionale quanto inattesa presenza nel Mediterraneo, mentre era intento a verificare la funzionalità della strumentazione che sarà utilizzata per rivelare i neutrini provenienti dall'emisfero sud, dopo che questi hanno attraversato tutta la Terra.

«Dai suoni emessi dai capodogli abbiamo potuto capire che alcuni erano di passaggio, altri invece dialogavano fra loro probabilmente dopo il risveglio - spiega Gianni Pavan, ricercatore del Centro Interdisciplinare di Bioacustica e Ricerche Ambientali dell'Università di Pavia - Abbiamo calcolato una media dai 3 ai 5 individui ogni due giorni. Questi animali  viaggiano a mille metri di profondità per catturare soprattutto i calamari giganti e possono inabissarsi alla velocità di 100 metri al minuto». 
La scoperta è avvenuta durante la prima fase dell'esperimento Nemo (Nemo-Fase1) che l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ha messo a disposizione dei biologi marini nelle profondità del mare di fronte a Catania. In particolare, l'apparato dell'Infn ha permesso infatti ai biologi del Centro Interdisciplinare di Bioacustica e Ricerche Ambientali dell'Università di Pavia di ascoltare a oltre 2000 metri di profondità le voci, i caratteristici 'schiocchi', dei capodogli e di registrare in questo modo il passaggio di almeno un esemplare ogni due giorni per un periodo di un anno e mezzo. La registrazione dei suoni attraverso gli idrofoni rappresenta una prima mondiale per la profondità a cui è stata fatta e per la varietà e chiarezza dei suoni registrati. È stato infatti possibile registrare anche le voci dei delfini.

Chi cos'è Nemo-Fase1

È il prototipo del futuro telescopio sottomarino per neutrini di alta energia, provenienti anche dal centro della nostra galassia e in grado di attraversare tutta la Terra da una parte all'altra. Particelle la cui origine è ancora misteriosa ma che potrebbero portare gli scienziati alle fonti delle altrettanto misteriose emissioni di raggi cosmici di altissima energia. Una volta completo, il telescopio sarà costituito da 80 torri ancorate a 3500 metri di profondità, nel mare al largo di Capo Passero in Sicilia. Le torri saranno alte due volte la Tour Eiffel. 'È in corso una forte concorrenza internazionale con i gruppi di ricerca americani che stanno realizzando un apparato simile sotto i ghiacci dell'Antartide. In Europa vi è un grande sforzo cofinanziato dalla Comunità Europea per realizzare l'osservatorio sottomarino internazionale nel Mediterraneo nel prossimo futuro.

(01 marzo 2007)

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