Mercoledì 31 ottobre alle 17, nell' Aula magna del Palazzo Centrale, piazza Università 2, si terrà una conversazione con il prof. Salvatore Lupo, docente di Storia contemporanea all'Università di Palermo, sul tema: L'antimafia e la politica: una lunga storia. Durante l'incontro verrà presentato il volume: Che cos'è la mafia. Sciascia e Andreotti, l'antimafia e la politica di Salvatore Lupo (Donzelli, 2007). Ne discuteranno con l'autore: Claudio Fava, parlamentare europeo; Ivan Lo Bello, presidente Confindustria Sicilia; Rosario Mangiameli, facoltà di Scienze politiche. Coordina il prof. Luciano Granozzi, facoltà di Lingue e Letterature straniere. L'incontro è organizzato dai Circuiti Culturali, Università di Catania, in collaborazione con l'Issico, Istituto Siciliano per la Storia dell'Italia Contemporanea.
E' cambiata, la mafia? Sta cambiando? Ha modificato le sue strategie e il suo stesso posizionamento sociale? O sta semplicemente perdendo forza, avviandosi verso una definitiva sconfitta? A dieci anni dal processo Andreotti - e a quindici dalla prima edizione della sua fondamentale e insuperata "Storia della mafia" - Salvatore Lupo affronta nuovamente un tema cruciale dell'Italia contemporanea, provando innanzitutto a ragionare, da storico, attorno alle tre sentenze assolutorie che hanno concluso il procedimento contro Andreotti, tra gli entusiasmi della pubblica opinione. Reazioni un po' sconcertanti, considerando le motivazioni del giudizio definitivo della Cassazione, non proprio lusinghiere nei confronti dell' illustre imputato. Ma i paradossi non mancano neanche nel campo dell'antimafia. Non è forse vero che un processo come questo ha rischiato di delegare alla magistratura compiti impropri? E non ci sono, in simili iniziative giudiziarie, pericoli di semplificazioni grottesche, o peggio di derive liberticide? In tal senso, Lupo torna a considerare anche il celebre atto di accusa di Sciascia contro i «professionisti dell'antimafia» e le polemiche degli anni settanta e ottanta a proposito della «questione giustizia». Da quelle polemiche vennero fuori posizioni per nulla banali, e Lupo le ripercorre, senza indebolire le ragioni e l'asprezza dei conflitti del passato.
Questo libro sostiene con forza la necessità di procedere nella battaglia contro la mafia con il sostegno dello spirito pubblico: si corre infatti il rischio che, in questo nascondersi della mafia nelle pieghe più profonde della società, le indagini su di essa possano perdere il sostegno di una tensione etico-civile che ne è il presupposto imprescindibile. Come scrive Lupo, «cancellata l'antimafia e magari anche la sua memoria, nessuno cercherebbe la mafia e dunque nessuno la vedrebbe»
Salvatore Lupo è professore ordinario di Storia contemporanea all'Università di Palermo. Per l'editrice Donzelli ha pubblicato: "Storia della mafia dalle origini ai giorni nostri" (1993, nuova ed. 2004); "Andreotti, la mafia, la storia d'Italia" (1996); "Il fascismo. La politica in un regime totalitario" (2000); "Partito e antipartito. Una storia politica della prima Repubblica" (2004).
(31 ottobre 2007)