Proiezione di L’arpa birmana

Dopo la manifestazione per la Birmania libera e in pace che si è tenuta il 2 ottobre al Monastero dei Benedettini, la Facoltà di Lettere e filosofia promuove una nuova iniziativa pensata per rinnovare il dibattito sui crimini contro l’umanità perpetrati dalla dittatura dei generali che in questi giorni assilla un popolo inerme che manifesta in pace e preghiera. Contro il disinteresse internazionale rispetto alla violenza e alla lesione dei più elementari diritti umani del popolo birmano, la facoltà organizza la proiezione del film L’arpa birmana di Kon Ichikawa. La proiezione, che si terrà lunedì 15 ottobre alle 17, nel Coro di notte dell’ex Monastero, sarà seguita da un dibattito che sarà coordinato dalla giornalista Elvira Seminara e dalla prof.ssa Stefania Rimini.
Il film giapponese, uscito in bianco e nero nel 1956, è ambientato proprio nella Birmania del 1945, alla fine della guerra e racconta la storia del soldato giapponese Mizushima che rifiuta il rimpatrio, diventa prete buddista e percorre il Paese per seppellire i compagni caduti. Sceneggiato da Natto Wada da un romanzo di Michio Takeyama, è un poema lirico il cui pacifismo affonda le sue radici nella coscienza religiosa dell'uomo e in un sentimento panteistico. Gli fa da collante, per esprimerne la dimensione mistica, la musica di Akira Ifukube che diventa collegamento tra l'uomo e il mistero, tra uomo e uomo, amico o nemico. Premio San Giorgio alla Mostra di Venezia 1956 quando non fu assegnato il Leone d'oro, il film fu rifatto, e presentato a Venezia, dallo stesso regista nel 1984.

(15 ottobre 2007)