Mercoledì 29 maggio alle 18, alla libreria Feltrinelli di Catania, Serena Maiorana presenta Quello che resta (Villaggio Maori Edizioni).
Il 27 dicem Stefania Noce, brillante studentessa di ventiquattro anni impegnata in tante battaglie per la giustizia sociale, veniva uccisa insieme al nonno Paolo Miano, nella sua casa a Licodia Eubea, in provincia di Catania. Qualche ora dopo, la polizia arrestava Loris Gagliano, all'epoca dei fatti ex fidanzato di Stefania, assassino reo confesso recentemente condannato in primo grado all'ergastolo per il duplice omicidio (nella colluttazione rimase gravemente ferita anche Gaetana Ballirò, nonna di Stefania).
In "Quello che resta", Serena Maiorana racconta questa storia con l'intento di mettere a fuoco un più ampio quadro costituito da violenza e da una cultura sessista tollerata e dilagante. Un viaggio nell'Italia del femminicidio, degli abusi e della discriminazione. E un omaggio a Stefania Noce: alla sua contagiosa allegria e alla voglia di cambiare il mondo che Stefania ha trasmesso e condiviso con una comunità intera, divenendo un simbolo di cambiamento e innescando meccanismi virtuosi che continuano ancora oggi.
Serena Maiorana, nata e cresciuta a Milazzo (Messina), giornalista freelance, ha collaborato con diverse testate occupandosi prevalentemente di critica culturale e cronaca sociale. Nel 2007, con il racconto "L'abbandono e la polvere nera", pubblicato da Villaggio Maori Edizioni, ha vinto il premio letterario Raccontare il monastero. Dal 2009 si interessa attivamente di discriminazione e violenza di genere organizzando incontri nelle scuole e specifici progetti di formazione. Dal 2010 si dedica all'attività di addetta stampa e all'organizzazione di eventi culturali, collaborando, tra gli altri, con l'ufficio stampa del Teatro Stabile di Catania, del Bellini Festival e del Teatro Coppola, spazio che ha contribuito a occupare-liberare nel dicembre 2011.
Info: eventi.catania@lafeltrinelli.it
(29 maggio 2013)