Venerdì 24 maggio alle 17:30, al Museo Diocesano di Catania (via Etnea, 8), sarà presentato il volume di Bibiana Borzì, Sibilla di Giulio Aristide Sartorio. Fra testo e immagine.
Interverranno: la prof.ssa Giovanna Giordano, Accademia di Belle Arti di Catania; il prof. Carmelo Strano, Università degli Studi di Catania. Sarà presente l'autrice.
E’ il primo studio interamente dedicato a Sibilla. Poema drammatico in quattro atti (1922), libro d’arte di Giulio Aristide Sartorio, già noto nella sua Roma anche quale autore del fregio di Montecitorio (1912). All’indomani del completamento del fregio, per l’artista romano Sibilla diviene il contenitore ideale in cui far confluire il proprio linguaggio. Simbolismo, Estetismo, Preraffaellismo, istanze Liberty, revival del Rinascimento italiano, recupero filologico di miti e leggende radicati nel territorio nazionale. Si tratta, insomma, di una summa dell’arte e del pensiero artistico sartoriano.
Per il poema, concepito come una sorta di codice miniato ed uscito con una tiratura limitata di sole 1333 copie, Sartorio scrive di suo pugno il testo e lo impreziosisce con raffinatissime illustrazioni, egregio campionario della sua arte incisoria. L’analisi che la studiosa catanese fa del libro si sviluppa in una sorta di dittico che prende in esame i due aspetti legati al volume: il testo e l’immagine. All’autrice va riconosciuto il merito di aver indagato e ricostruito per intero la vicenda editoriale di un testo complesso e di difficile accesso materiale, richiamando l’attenzione dei lettori e degli studiosi d’arte su un capolavoro della grafica novecentesca.
Bibiana Borzì è docente di Semiologia delle arti visive, Struttura Didattica Speciale di Architettura, Università di Catania.
(24 maggio 2013)