Sabato 11 maggio alle 21:30, al Teatro Coppola di Catania, andrà in scena Aut. Il sogno di Peppino.
La regia è di Giulio Bufo, le musiche sono a cura di Federico Ancona. Con Giulio Bufo e Federico Ancona. Collaborazione alle scene, Manuela Lops. Voce fuori campo, Salvatore Marci.
Giulio Bufo sceglie di vestire i panni di Peppino Impastato, conduttore radiofonico italiano impegnato nella lotta contro la Mafia nella Sicilia degli anni Sessanta, e lo fa con una efficacia eccezionale che passa dai toni forti del racconto a quelli distesi dell’ironia.
Peppino Impastato, nato in una famiglia mafiosa, passa tutta la sua vita a combattere la Mafia, contro il volere di suo padre, legato boss mafioso Tano Badalamenti. Col suo cadavere venne inscenato un attentato, in cui la stessa vittima apparisse come attentatore suicida, ponendo una carica di tritolo sotto il suo corpo adagiato sui binari della ferrovia. Così si conclude la vita di un uomo assassinato, passato per suicida. Quella vita, fatta di ribellione, di denuncia, di lotta e di coraggio ritorna sulla scena quasi in punta di piedi, in disordine, con la freschezza di un giovane sognatore la cui vita sarà causa della sua morte.
Peppino insidia il sistema prima con il giornalino L’idea socialista, poi, nel 1976, costituisce il gruppo Musica e cultura e fonda Radio Aut, radio libera e autofinanziata con cui denunciava delitti e affari dei mafiosi di Cinisi e Terrasini. Nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1978 viene assassinato nel corso della campagna elettorale.
Lo spettacolo ha la capacità di sollecitare domande, riflessioni, e di portare una maggiore consapevolezza negli occhi degli spettatori. Il grido del personaggio è rivolto alle coscienze, su di esse vuole suscitare una presa di posizione e l’assunzione di una speranza che possa dare corpo ad un’utopia per le nuove generazioni.
(11 maggio 2013)