Dal 12 aprile all'11 maggio, al Teatro Musco di Catania, andrà in scena La banda degli onesti di Age & Scarpelli, la nuova produzione del Teatro Stabile, per "L'Arte della Commedia".
La regia è di Federico Magnano San Lio. Con Mimmo Mignemi, Angelo Tosto, Fulvio D'Angelo, Nellina Laganà, Giampaolo Romania, Giada Colonna, Alessandro Idonea.
Chi non ricorda Totò e Peppino impegnati nella truffa del secolo, inesorabilmente destinata a fallire per "eccesso d'onestà"? Il Teatro Stabile di Catania rende omaggio ai due mostri sacri della commedia all'italiana, scegliendo per il pubblico etneo "La banda degli onesti", versione teatrale del famoso film di culto, girato da Camillo Mastrocinque nel 1956, con la sceneggiatura scritta a quattro mani dal mitico tandem Age & Scarpelli.
Saranno Mimmo Mignemi e Angelo Tosto ad interpretare, rispettivamente, il portiere Antonio Bonocore e il tipografo Giuseppe Lo Turco: la collaudata coppia, carissima anche al pubblico oltre lo Stretto, darà vita ad una serie di trovate esilaranti che, nel ricordare i sommi napoletani, farà rivivere qualità e goffaggini degli italiani in un'atmosfera di altri tempi.
Spigliata, briosa, dotata di un dialogo vivace, la storia corre diritta all'onesto scopo di suscitare risate. Tutto ha inizio quando un anziano in punto di morte, assistito dal suo portiere Antonio Bonocore, gli rivela di possedere alcuni cliché originali e la carta filigranata della Zecca dello Stato, di cui era stato a lungo dipendente. Il portiere chiede ad un tipografo e ad un pittore, indebitati come lui, di dar vita a una banda di falsari. Ma il progetto naufraga quando Bonocore scopre che il figlio finanziere è sulla pista di una partita di banconote false.
L'allestimento di Magnano San Lio propone una versione teatrale della "Banda degli onesti" arricchita da invenzioni nuove, sviluppate sulla linea dei personaggi originali. Nonostante si mantenga, dunque, la sceneggiatura di Age & Scarpelli, maestri di satira e umorismo popolaresco, si cercherà di mantenere un'autonomia espressiva, che consenta l'uso di forme e immagini più dinamiche e moderne.
Nelle inesauribili gag tipiche del repertorio italiano, c'è tutta l'umanità "minore" che si coalizza in una velleitaria rivincita verso i ricchi e potenti, adottando i metodi scorretti dei suoi persecutori. Ma la commedia è molto più che la simpatica storia di tre improbabili falsari. Al divertimento s'intreccia una garbata polemica sociale, l'ansia di un nuovo benessere negli anni che precedono il boom. Un esempio di comicità che ritrae un universo umano colto nei momenti di incertezza e confusione. Una lente che permetta di vedere i nostri pregi e difetti e che provi a raccontare, con molte risate, la lotta quotidiana per la sopravvivenza.
(12 aprile 2013)