Dall'11 al 14 aprile, al Teatro del Canovaccio di Catania (via Gulli, 12), verrà rappresentato lo spettacolo della rassegna teatrale "XXI in Scena", 'U Contra anno 2063 diretto da Nicola Alberto Orofino.
"L’ unica crisi che ci minaccia è la tragedia di non voler lottare per superarla”. Albert Einstein 1955
Da queste parole, che suonano stonate e alle quali si stenta a credere visto l’ultimo periodo nero della storia mondiale, nasce il tema di XXI in Scena per il 2012/2013: la voglia di non arrendersi davanti alla crisi ma di farla diventare una ricchezza, il sapersi reinventare e adattare, escogitare soluzioni e dare sfogo alla creatività per combattere questo morbo che sta dilaniando. E proprio dall’ulteriore stravolgimento di questo concetto nasce la visione futuristica e post-atomica del ‘U Contra anno 2063. Con: Alessandra Barbagallo, Francesco Bernava, Giuseppe Carbone, Amalia Contarini, Daniela Cunsolo, Alice Ferlito, Cosimo Coltraro, Stefania Micale, Lucia Portale, Silvio Salinari e Pepi Nicoletti. Scene e costumi ideati da Federico Marchese e Nicola Alberto Orofino.
Nicola Alberto Orofino porta sul palco lo scenario di decadenza del primo dopoguerra proiettandolo in un futuro non molto lontano, dove la crisi è avanzata portando regresso, le persone hanno dimenticato il significato delle parole e degli oggetti, le convenzioni sociali sono andate perdute e si vive in uno stato quasi bestiale. Una messa in scena provocatoria ci sbatte in faccia una Sicilia atavica e comica, nella quale i personaggi comunicano in un siciliano intriso di spropositi linguistici e deformazioni lessicali, che lascia in bocca un sapore di ansia e di paura per la situazione attuale.
La rassegna, già a metà del suo percorso, è nata dalla volontà di alcuni giovani artisti catanesi di riappropriarsi del territorio, di affrontare questo momento di stallo e di annichilimento generale, portando con la loro professionalità, un teatro di spessore e una valida alternativa per la città, superando gli ostacoli che provengono dalla mancanza di fondi pubblici e cercando soluzioni per far rinascere la cultura e andare oltre la crisi.
Info: tel. 095 2966029
(11 aprile 2013)