Giovedì 4 aprile alle 17, nell'auditorium "Giancarlo De Carlo" del Monastero dei Benedettini, Maurice Aymard (EHESS Parigi) presenta il libro della prof.ssa Katerina Papatheu L'universo dei derelitti e il mondo dell'idillio nella penombra dell'Illuminismo. Il muto, il cieco e il pazzo in Arghyris Eftaliotis (Bonanno, 2012).
Alla presentazione intervengono Carmelo Crimi (direttore del Disum) e Giuseppe Giarrizzo (Accademia dei Lincei)
Il libro. «La polarità del dibattito fra patria e lingua - scrive Giarrizzo - è tema centrale nella storia dell'Europa "delle nazioni". Ripartire dalla Grecia può esser quindi la scelta giusta. E dalla Grecia moderna che non si è vista restituire dall'Europa sette-ottocentesca il dono imponente della cultura classica articolata tra grecità continentale e grecità periferica. L'Europa ha cercato a sua volta la Grecia "cristiana" per farne baluardo anti-islamico prima, anti-ottomano poi: e in queste pagine si documenta lo sforzo appassionato della diaspora greca di promuovere la lingua popolare a lingua letteraria per vie già da tempo percorse dai "popoli" dell'Europa: nello stesso momento in cui, dentro e fuori dello spazio balcanico, si traducevano in greco moderno classici del primo e del tardo illuminismo». Gli autori greci proposti da questa collana - fra cui Arghyris Eftaliotis - si chiedono se l'Illuminismo abbia veramente trovato la soluzione per una maggiore equità, giacché nel nuovo secolo, invero, crolla l'idillio e avanzano i derelitti e i malati. E la nostra "Gorgona" li accoglie per chiedere proprio a loro: «Ma vive re Alessandro? Vive?». Sono proprio loro che traghettano la grecità visionaria di Aristofane, la femminilità, vittima e omicida, di Euripide, gli incesti sofoclei, la violenza degli Atridi del granitico Eschilo, alla cattiva coscienza greca fine ottocento per riscattarli nel nuovo secolo.
(04 aprile 2013)