Sabato 9 febbraio alle 16, nel Coro di Notte del Monastero dei Benedettini, si svolge la presentazione del libro del giornalista Giovanni Valentini (la Repubblica), dal titolo provocatorio Brutti sporchi e cattivi. I meridionali sono italiani? (Longanesi, 2012).
Ad affrontare la tematica con l'autore saranno gli storici Enrico Iachello (Università di Catania) e Lea D'Antona (Università La Sapienza di Roma), il vicepresidente "Education" di Confindustria Ivan Lo Bello e il senatore Enzo Bianco.
Il libro. Se l'Europa non può fare a meno dell'Italia, può l'Italia fare a meno del suo Sud? I meridionali sono davvero brutti, sporchi e cattivi? A queste e a molte altre domande, nello stesso tempo retoriche e provocatorie, risponde in questo libro Giovanni Valentini, pugliese d'origine, che si sente a tutti gli effetti non solo cittadino italiano, ma europeo. E proprio perciò non si rassegna all'idea che l'Italia possa perdere il Sud. Dagli anni immediatamente successivi all'Unità - quelli dell'"annessione" al Piemonte, e più tardi dei saggi di Salvemini e Gramsci - ai nostri giorni, la questione meridionale è sempre stata la questione nazionale. Le regioni del Mezzogiorno non si sono mai davvero sentite parte integrante di uno Stato, perché quello Stato si è sempre manifestato come qualcosa di esterno e invasivo, fonte perenne di sfruttamento e oppressione. Da qui si è sviluppata, fino ad assumere le dimensioni odierne, la realtà dell'anti-Stato nelle sue varie forme: clientelismo, assenteismo, false pensioni, malavita organizzata. Ma il Sud, sostiene l'autore, ha in sé gli anticorpi e le risorse (cultura, patrimonio storico-ambientale, turismo, energie rinnovabili, nuove tecnologie, senza dimenticare la fantasia e il calore umano propri di un popolo generoso) per guardare con fiducia al futuro. Sono molti nel Meridione i settori che lo Stato può e deve finalmente valorizzare in tutte le loro potenzialità. Perché se non si salva il Sud è destinata ad affondare l'intera Italia.
L'autore. Giornalista, scrive per il quotidiano la Repubblica, dove tiene la rubrica settimanale Il Sabato del Villaggio dedicata ai problemi dell’informazione, con cui ha vinto il Premio Saint-Vincent di giornalismo 2000. Nel quotidiano fondato da Eugenio Scalfari è stato inviato speciale, capo della redazione milanese e poi vicedirettore. Ha diretto i settimanali L’Europeo e L’Espresso, oltre ai quotidiani veneti Il mattino di Padova e La tribuna di Treviso. È autore di diversi libri, tra cui Media Village. L’informazione nell’era di Internet (Donzelli, 2000) e, con Antonio Di Pietro, Intervista su Tangentopoli (Laterza, 2000). Con Longanesi ha pubblicato La sindrome di Arcore (2009).
(09 febbraio 2013)