Giovedì 4 ottobre alle 21,15 al Teatro Sangiorgi nell'ambito del Festival I porti dell'arte - sezione danza>dansçilar, sarà presentata Tired, una coreografia ed interpretazione di Ilyas Odman, uno dei maggiori interpreti del panorama contemporaneo turco. Seguirà Sek Sek, una coreografia ed interpretazione di Mustafa Kaplan con la Compagnia Taldans.
Ilyas Odman si forma come danzatore presso il Metu Dance Theatre nel 1998. Ha danzato ed eseguito le coreografie di molti coreografi tra cui ricordiamo Alparslan Karaduman, Bürge Öztürk, Paul Clayden, Jan Pusch, Chevy Muraday, Dilek Dervişoğlu, Stephanie Parent, Martin Sonderkamp, Talin Büyükkürkçiyan, Rubato, Handan Ergiydiren Özer, Alexandre Abellan. Nel 2001 crea “underNine dance and movement project”. In tre anni, dopo la fondazione della propria compagnia, é stata definita una delle più importanti compagnie di danza contemporanea della Turchia dalla stampa nazionale. Nel 2002 ha preso parte ad un seminario per coregorafi tenuto dalla coreografa Sasha Waltz e per un lungo periodo alle classi di David Zambrano chiamate “flying low”. Tired, la coreografia che presenta al festival, è il risultato della collaborazione fra tre differenti discipline: il movimento, la musica e la letteratura. Il coreografo Ilyas Odman e la drammaturga Evren Erbatur hanno tentato di creare una mappa per scoprire il viaggio di un personaggio chiamato Samsa ispirandosi alle “Metamorfosi”. Questo tentativo li ha portati a differenti films, articoli, racconti e indubbiamente a un movimento di ricerca. Ed essi hanno usato alcune tecniche di danza e di teatro come il rischio fisico/emozionale, il cattivo uso dei materiali della vita quotidiana, Grotowski. Allo stesso tempo, Bahadir Dilbaz ha ricercato suoni e musiche simili allo stesso concetto. Tired è stato rappresentato in diverse città della Turchia e in vari festivals .
Mustafa Kaplan, da anni riconosciuto come uno dei coreografi più innovativi in Europa e simbolo della danza indipendente turca - e Filiz Sizanli sono i danzatori di Sek Sek, della turca Taldans Company in co-produzione con il Centre National de la Danse di Paris. Dicono di Kaplan: "Costantemente in sospeso tra tensione ed equilibrio, pervase da un senso dell'assurdo non lontano da suggestioni beckettiane, le sue creazioni sono ispirate da una filosofia corporea dell'acrobazia non spettacolare e della geometria fuori asse, accordate a una armonia coreografica "sghemba e dodecafonica", sicuramente estranea ai canoni convenzionali".
(04 ottobre 2007)