Giovedì 20 dicembre alle 18, nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università di Catania, si svolge la presentazione del volume celebrativo dei 50 anni dell'azienda Oranfrizer Arancia. Percorsi siciliani di cultura, natura, gastronomia (Edizioni Estemporanee) a cura di Carmelo Chiaramonte e Elvira Assenza, con il preambolo di Franco Battiato.
Si tratta di 228 pagine dedicate all’oro rosso del Sud, un viaggio che vede un frutto esprimersi nella storia dell’arte, nella musica, nella letteratura e nel cinema. Dall’economia regionale alle tradizioni di Sicilia, dalla cucina d’autore alla medicina popolare, una miscela di saperi con una sola protagonista, l’arancia. Lo chef Carmelo Chiaramonte e la ricercatrice Elvira Assenza, guidano il lettore in un percorso culturale e sensoriale nel mondo dell’arancicoltura dal XIV secolo d.C. fino ai giorni nostri, attraverso le voci e le vite dei protagonisti di ogni epoca.
La prima parte del libro spiega come l'arancia da frutto esotico sia diventato indigeno, tracciando il percorso secolare che la introduce in Occidente, prima come pianta ornamentale, poi come agrume da degustare. La seconda parte narra degli scioglilingua, indovinelli, modi di dire e di quella poesia popolare siciliana che seduce tutti gli appassionati delle culture etniche. Ma l'arancia fa bene alla salute, ricca di vitamina C e di antiossidanti: eccola apparire nell’antica medicina popolare e perfino nell'intrigante pianeta dell'erboristica.
Non mancano contributi di rara bellezza. Prendiamo quello del musicologo e compositore Giovanni Bietti con l’arancia in Chopin, oppure i luoghi della pellicola cinematografica, descritti da Gian Luca Farinelli, direttore della fondazione Cineteca di Bologna, in cui l'arancia prende un suo spazio a molti sconosciuto. Atmosfere rarefatte quelle descritte da Fabio Rizzari, alla guida dei vini dell'Espresso, che narra di quei nettari, italiani e non, in cui le note di arancia candita o confit si mescolano agli aromi di un calice colmo di bontà. Il maestro di pittura, Salvo Russo, ne racconta l’eccezionale viaggio nell’arte di tutti i secoli.
Nella terza parte, ci sono i siciliani che descrivono la loro vita in mezzo al profumo di zagara e negli agrumeti. Il pasticcere, il dolciere, la casalinga ottuagenaria e l’agrumicoltore, tutti insieme svelano segreti dell’arancia che alimenta passione, pensiero e attività quotidiana. Una documentazione raccolta con ben 18 interviste nei diversi paesi della Sicilia Orientale, quella sormontata da un vulcano buono, l’Etna, fonte di straordinaria, benevola maternità per la natura sicula.
E nella quarta e ultima parte emergono tra le righe notizie curiose che rivelano la presenza dell'arancia tra i fornelli negli ultimi 500 anni di cultura alimentare italiana, sin dai cuochi di corte che nel ‘300 inseriscono l'agrume nelle più singolari varianti di cucina.
L'arancia ha un mondo gastronomico tutto suo: si scopre così che anche l'albero, il tronco, i rami e i germogli partecipano alla danza aromatica della gastronomia d'autore, quella diretta dal cuciniere errante Carmelo Chiaramonte. Il libro si conclude con le ricette storiche e quelle contemporanee, per poi fissare nella memoria un prezioso glossario di termini dialettali ereditati dall'arancicoltura nella Piana di Catania.
Questo testo è supportato e raccontato anche per immagini. Fotografie originali di un realtà fatta di uomini e donne, volti di campagna, alberi e mani al lavoro, frutti e prelibatezze. Gli scatti realizzati da Paolo Barone, Nini Calamuneri, Giuseppe Casaburi per questo libro sono più di 90, e il corredo delle immagini è completato dalle 15 tavole disegnate da Fabiola Bazzo appositamente per l’opera letteraria con tempera e inchiostro di china.
(20 dicembre 2012)