Martedì 4 dicembre alle 21, al Centro Zo di Catania, per la Rassegna Altrescene, Turi Zinna con Giancarlo Trimarchi presentano Il Muro. Cronachetta di una civile apartheid.
Un oratorio techno, un incontro tra beat elettronici e prosodia, liberamente adattato dal racconto di Salvatore Zinna "Una storia per errore" pubblicata nel volume "Catania sotterranea". Un barbiere del popolare quartiere catanese di San Berillo viene scambiato per un altra persona il giorno della visita di Mussolini nel 1937 ed è fatto oggetto delle attenzioni squadriste dei gerarchi locali. Le strade che conducono ai rioni poveri della città, dove ha casa lo sventurato barbiere, sono state sbarrate con altissime palizzate per nascondere al duce e al suo corteo lo spettacolo della miseria che Catania offriva già prima della guerra. Un muro che è rimasto eretto nell'anima della città e che è diventato parte integrante e stabile della sua carne urbanistica.
A seguire il film di Elena Russo dal provocatorio titolo Quasi Niente è Cambiato, con interventi di Alice Ferlito, Francesco Maselli, Manlio Sgalambro e Rita Botto. Attraverso le testimonianze dei vecchi e dei nuovi abitanti del quartiere proibito di San Berillo a Catania, mediante il confronto tra la pagina letteraria,i filmati di repertorio e gli scatti d’epoca, il documentario scava nella frattura storica avvenuta nella vita del quartiere negli Anni ’50 con il piano di sventramento edilizio che ha comportato il trasferimento forzato di un’intera popolazione nella periferia della città.
La necessità di realizzare questo documentario è venuta leggendo il libro della scrittrice catanese Goliarda Sapienza, “Lettera Aperta”, con un passo letterario in cui si parlava di una trasformazione epocale che da lì a poco avrebbe mutato il tessuto urbano e sociale del quartiere storico di San Berillo, in cui Goliarda era vissuta fino all’età di sedici anni, prima di trasferirsi a Roma per intraprendere la carriera d’attrice. Da qui l’idea di dar voce ai testimoni, fino a quel momento muti, di uno degli episodi più tragici nella vita della città: lo sventramento del quartiere di San Berillo, cioè la sua totale distruzione e ricostruzione e la creazione, al contempo, degli alloggi popolari nel quartiere periferico di Nesima, che ospitarono circa diecimila famiglie obbligate ad abbandonare le loro case perché da qualche parte qualcuno aveva deciso che Catania doveva diventare “ La Milano Del Sud”.
(04 dicembre 2012)