Dal 28 al 30 novembre, al teatro Coppola di Catania, andrà in scena il secondo studio di JSB - Come Bach, una coproduzione cittadina a cura di Teatro Coppola e Lavoro Nero Teatro.
JSB - Come Bach, prima produzione originale del Teatro Coppola Teatro dei Cittadini e della compagnia Lavoro Nero Teatro, uno spettacolo in progress realizzato attraverso un percorso di finanziamento dal basso, che chiama i cittadini a seguirne le diverse fasi, oltre che a diventarne produttori. Un progetto che prende spunto dall’idea di teatro partecipato, quella stessa idea che ha reso possibile la rinascita del Teatro Coppola.
Il secondo studio di Come Bach porterà in scena, con la drammaturgia e la voce di Cristiano Nocera, il racconto della vita di Johann Sebastian Bach dai suoi 23 anni (età sulla quale si era chiuso il primo studio) sino ai 35 (momento in cui muore la sua prima moglie, Maria Barbara). Fra le novità nuovi brani musicali per una formazione arricchita dal violoncellista Enrico Sorbello, che si aggiungerà all’ensamble del primo studio, già composto da Enrico Dibennardo e Johanne Maitre all’oboe e al clavicembalo. Nuovi materiali e nuovi spunti da cui verrà fuori lo spettacolo completo, che debutterà sul palco del Coppola tra la fine di dicembre e i primi giorni di gennaio.
JSB - Come Bach porta in scena la vita del musicista tedesco come un romanzo d’avventura: il bambino che rimane orfano e viene preso in carico dal fratello maggiore, l’adolescente che marcia per quattrocento chilometri per potersi guadagnare un’istruzione, il vorace giovinetto che tutto ascolta, tutto legge, tutto apprende. E poi il giovane virtuosissimo organista, l’innamoramento, il matrimonio, i figli, la prigionia, con una prassi esecutiva della sua musica filologica e appassionata. Lavoro Nero Teatro delinea i contorni di un’artista dal carattere forte e appassionato, un’artista che non molla mai e che sempre è costretto a combattere. Di un artista che in vita, per quanto apprezzato, rimase un musicista tra gli altri e faticò parecchio per guadagnare il proprio spazio.
(28 novembre 2012)