Da mercoledì 14 a domenica 18 novembre il Teatro del Canovaccio di via Gulli 12 a Catania ospita lo spettacolo L'alba del terzo millennio di Pietro De Silva, con Cosimo Coltraro ed Emanuele Puglia per la regia di Federico Magnano di San Lio. Lo spettacolo è il secondo appuntamento della rassegna XXI In scena ideata da Nicola Alberto Orofino e promossa dall'associazione Etna 'ngeniousa.
Lo spettacolo. Tra le paure ataviche dell'uomo, una delle più forti è senza dubbio quella dell'abbandono. E cosa c'è di più terribile che trovarsi seminudi, immobilizzati (legati mani e piedi), in un luogo pressoché deserto, all'approssimarsi della notte, affamati e assetati, esposti a probabili intemperie? Siamo all'alba del terzo millennio, Pasqua 2000, e in un imprecisato paesino di una delle tante province (intese come luoghi dell'anima e non come entità amministrative) italiane viene organizzata una sacra rappresentazione che dovrebbe concludersi in cima ad una montagnola, fuori dal centro abitato, che rappresenta il Golgota. Qui, due uomini, un maestro e un vinaio che, apparentemente, più diversi non potrebbero essere, attendono già da ore l'arrivo della processione appesi alle croci che simboleggiano quelle dei due ladroni dell'iconografia tradizionale. Ma, per una strana concomitanza di eventi, la processione non arriverà mai...
La rassegna. Una rassegna teatrale che ha l'obiettivo di "mettere in rete" progetti teatrali di artisti professionisti nel campo dello spettacolo che già da tempo operano sulle scene catanesi. Ogni anno, tutte le opere proposte ruotano attorno a un tema conduttore, così da permettere la convivenza di progettualità e modalità operative differenti nella convinzione che l'eterogeneità sia un fattore imprescindibile per la ricchezza di idee che produce e lo scambio inevitabile che consente. Per la stagione 2012/2013 il tema individuato è "La crisi". In particolare, è stato chiesto agli artisti coinvolti di ragionare attorno a questo celebre discorso di Albert Einstein: «Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progresso. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere "superato"».
Info e prenotazioni 338/1441760 - 347/4755553
(14 novembre 2012)