Prosegue giovedì 29 novembre alle 17:15, nella sala Refettorio del Palazzo della Cultura (Platamone), in via Vittorio Emanuele 121 a Catania, il ciclo 2012 del Circolo di lettura. Per il quinto appuntamento, il prof. Antonio Pioletti, docente di Filologia romanza e di Letteratura francese legge il Lai di Narciso.
Il Lai di Narciso risale al 1170 circa, quando la cultura cortese, così assorta nel celebrare i rituali dell'amore, riscopre una favola ovidiana che ancora oggi continua ad affascinare il mondo letterario. L'intreccio rimane immutato, mentre la storia è adattata esteriormente ai costumi del tempo: Narciso, un giovane bello e orgoglioso, è solo dedito alla caccia, beffardo nei confronti dell'amore che la bella Danae (una fanciulla di sangue reale, che sostituisce la ninfa Eco) gli offre. La ragazza respinta chiede vendetta agli dei, che fanno innamorare il giovane della propria immagine riflessa in una fonte.
Il ciclo è organizzato dal dipartimento di Scienze umanistiche dell'Università di Catania (Disum) in collaborazione con il Comune di Catania. Il quinto ciclo di conferenze del Circolo di lettura svilupperà un disegno che si è già articolato nei quattro cicli precedenti.
Il primo era stato dedicato a Autobiografie biografie diari memorie, ovvero alle scritture personali e al tema dell’identità. Il secondo si era diretto invece al tema dell’Identità e la storia, scritture che situano le storie individuali dentro le comunità. Dalle comunità ai Luoghi, il terzo ciclo annuale di conferenze ha inteso indagare lo spazio della narrazione. Il quarto ciclo evolveva questa ricerca intorno all’identità nell’attenzione al classico, da intendersi come resto culturalmente centrale e fondante di una tradizione, modello o esempio.
Il ciclo attuale intende sviluppare il progetto con nuovi testi, sempre nell’idea che il “classico” non va inteso come “ciò che viene letto nelle scuole”, ma secondo l’indicazione di Italo Calvino per il quale è classico “ciò che non si legge mai per la prima volta, si rilegge”, poiché esso non esaurisce mai quello che ha da dire. I classici proposti adesso intendono comporre uno scaffale ovviamente limitato della Biblioteca di Eros, un campione di testi il cui tema sia la fenomenologia amorosa e delle passioni.
Il programma propone pertanto una lista di possibili livres de chevet, libri a portata di mano per ogni lettore, come spunto di una discussione suggerita da una presentazione iniziale affidata a un conferenziere non necessariamente specialista dell’autore ma in grado di leggerlo secondo punti di vista stimolanti alla lettura.
(29 novembre 2012)