Giovedì 20 settembre alle 18:30, alla Galleria Roma di Siracusa, sarà presentato il romanzo Nel mondo di Aus, in ricordo della scrittrice Chiara Palazzolo. L'ingresso è libero.
Un passeggiata nei boschi della scrittura per ricordare Chiara Palazzolo, a qualche mese dalla sua scomparsa. La scrittrice nostra conterranea amava i boschi e li frequentava assiduamente, alla ricerca di momenti di serenità e di ispirazione. Con i boschi, con la loro “aura” e le loro suggestioni, Chiara Palazzolo aveva intessuto un fecondo “menage”, che dalla vita rimbalzava nella sua scrittura, depositandosi in una narrazione di limpidezza e musicalità fluviale, ed in una capacità di raccontare “antica”, “favolosa”, che al bosco, ai suoi miti, ai suoi personaggi ed alle sue leggende attingeva un ricco repertorio metaforico e simbolico...Una scrittura felice, musicalissima e venata di preziose sfumature “alte”, unita ad una grande capacità di raccontare le angosce ed il disorientamento della contemporaneità, lo “straniamento” dell’uomo dalla propria corporeità e l’anelito al mistero della natura, costituiscono la cifra saliente dell’opera di Chiara Palazzolo, insieme alla capacità di muoversi su più registri narrativi, secondo una modalità “polifonica”, anzi, “dodecafonica”, straniata e dissonante, che conferisce alla scrittura stessa un sapore “acido”, stridente, ferroso. Al suo ultimo romanzo, Nel bosco di Aus, scritto strappando alla eccezionalità della dimensione della malattia una visionaria e incantata dimensione onirica ricostruita dentro un bosco popolato di misteriose presenza - Aus, contrazione di Abyssus - Chiara Palazzolo affida il suo ultimo messaggio. Questa storia rivisita tutti i modelli, i temi e le immagini riferite al bosco, che la scrittrice eredita dalla tradizione letteraria occidentale, dal medioevo alla grande narrativa del Novecento, primi fra tutti Buzzati e Calvino. L’immaginario legato al bosco rappresenta senza dubbio un tema affascinante per l’uomo contemporaneo. Esso ci riporta suggestivamente ai primi versi delle Correspondances di Baudelaire ed al luogo magico ed incantato del Medioevo e del genere fantasy, che oggi ha tanta fortuna, anche cinematografica. Dai poemi cosmogonici ad Omero e Pindaro, passando per i tragici, Senofonte, Virgilio, Ovidio, Lucano, i fabliaux, i Lays e le Leggende medievali ed i poemi cavallereschi, attorno all’immagine del bosco si è depositata una ricchissima e complessa stratificazione di simbologie e di significati che la tradizione letteraria successiva, sino ai giorni nostro, ha ereditato ed accolto, innestandovi il proprio “discorso” narrativo. .(...) A questa fertilissima e complessa tradizione che si è coagulata attorno all’immagine del bosco fa riferimento il romanzo Nel bosco di Aus di Chiara Palazzolo, che rappresenta, a nostro avviso, l’opera epilogante un complesso e travagliato percorso di scrittura e di vita tra i più originali della narrativa italiana di questo decennio. Percorso che si conclude nel cuore di una foresta, là dove oscurità e luce propiziano l’avvento di una dimensione altra, dove vita e morte sono solo vane parvenze. Perché il luogo della scrittura è il luogo della vera uscita dal mondo e della salvazione. (Salvo Sequenzia)
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(20 settembre 2012)