Prende il via lunedì 24 settembre alle 17:15, nella sala Refettorio del Palazzo della Cultura (Platamone), in via Vittorio Emanuele 121 a Catania, il ciclo 2012 del Circolo di lettura. Ospite del primo appuntamento sarà l'italianista Giorgio Ficara che leggerà Mottetti di Eugenio Montale.
Torinese, Giorgio Ficara è professore ordinario di Letteratura italiana all'Università di Torino. Ha insegnato negli Stati Uniti alla Stanford University, alla Ucla e alla University of Chicago; a Parigi alla Sorbona. Tra i suoi libri: Solitudini. Studi sulla letteratura italiana dal Duecento al Novecento (Garzanti, 1993); Il punto di vista della natura. Saggio su Leopardi (Il Melangolo, 1996), Stile Novecento (Marsilio, 2007) e per Einaudi Casanova e la malinconia (Saggi, 1999) e Riviera (Frontiere, 2010). Ha vinto nel 1984 il Premio per la Saggistica dell'Accademia Nazionale dei Lincei e nel 2010 il Premio Cardarelli per la Critica Letteraria. Collabora a «La Stampa». È direttore della Fondazione De Sanctis.
Il ciclo - incentrato quest'anno sul tema La biblioteca di Eros - è organizzato dal dipartimento di Scienze umanistiche dell'Università di Catania (Disum) in collaborazione con il Comune di Catania. Il quinto ciclo di conferenze del Circolo di lettura svilupperà un disegno che si è già articolato nei quattro cicli precedenti.
Il primo era stato dedicato a Autobiografie biografie diari memorie, ovvero alle scritture personali e al tema dell’identità. Il secondo si era diretto invece al tema dell’Identità e la storia, scritture che situano le storie individuali dentro le comunità. Dalle comunità ai Luoghi, il terzo ciclo annuale di conferenze ha inteso indagare lo spazio della narrazione. Il quarto ciclo evolveva questa ricerca intorno all’identità nell’attenzione al classico, da intendersi come resto culturalmente centrale e fondante di una tradizione, modello o esempio.
Il ciclo attuale intende sviluppare il progetto con nuovi testi, sempre nell’idea che il “classico” non va inteso come “ciò che viene letto nelle scuole”, ma secondo l’indicazione di Italo Calvino per il quale è classico “ciò che non si legge mai per la prima volta, si rilegge”, poiché esso non esaurisce mai quello che ha da dire. I classici proposti adesso intendono comporre uno scaffale ovviamente limitato della Biblioteca di Eros, un campione di testi il cui tema sia la fenomenologia amorosa e delle passioni.
Il programma propone pertanto una lista di possibili livres de chevet, libri a portata di mano per ogni lettore, come spunto di una discussione suggerita da una presentazione iniziale affidata a un conferenziere non necessariamente specialista dell’autore ma in grado di leggerlo secondo punti di vista stimolanti alla lettura.
(24 settembre 2012)