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Storia di una Capinera

Sabato 15 settembre alle 21, al Cortile Platamone di Catania,“lettura sceneggiata” dell'opera di Giovanni Verga

Sabato 15 settembre alle 21, al Cortile Platamone (Palazzo della Cultura, ex convento di San Placido), si svolge la “lettura sceneggiata” della Storia di una Capinera di Giovanni Verga (ingresso gratuito).

La manifestazione, organizzata dalla Fondazione Verga con il contributo del Comune di Catania, rientra nell’ambito dell'Estate Catanese e inaugura nel contempo l’attività culturale della Fondazione per il prossimo anno accademico.

La prof.ssa Margherita Spampinato, curatrice dell’edizione nazionale del testo verghiano, introdurrà criticamente e l'attrice e poetessa Ornella Giusto, catanese di adozione romana, fine interprete di fiction televisiva e cinematografica, leggerà brani rappresentativi del romanzo; coordinerà la prof.ssa Gabriella Alfieri, presidente del consiglio scientifico della Fondazione Verga.

L’iniziativa è la prima di un ciclo di letture sceneggiate progettate dalla Fondazione Verga per incrementare la fruizione del testo letterario da parte di un vasto pubblico, al di là dell’esperienza scolastica. Scritto nel 1869 e pubblicato a puntate in una rivista fiorentina e poi più volte ristampato in volume, il romanzo segna una svolta di rilievo nell’itinerario artistico di Giovanni Verga e godette di grande successo, attestato dalle traduzioni che vennero pubblicate in Inghilterra nel 1888 in rivista, in Francia nel 1895; in Ungheria nel 1891; in Austria nel 1900 e dalle trasposizioni cinematografiche (1917 per la regia di Giuseppe Sterni; 1943 per la regia di Gennaro Righelli; 1993 per la regia di Franco Zeffirelli).

Presentata entro la cornice del romanzo epistolare, viene narrata in pagine intense e trepidanti, animate da una calda e sofferta umanità, la storia di Maria, che la consuetudine dell’ambiente e del costume dell’epoca hanno destinato al convento e che, trovandosi a causa di un’epidemia di colera fuori dal chiostro in cui è stata reclusa, conosce per un breve periodo le gioie della vita e dell’amore. L’amore di Maria, sentito come passione peccaminosa benché pudicamente vissuto, si trasformerà in gelosia e ossessione quando la fanciulla sarà costretta a ritornare in convento e a prendere i voti mentre la sorellastra sposerà il giovane che ha destato l’inatteso sentimento amoroso, trascinandola in un viaggio vertiginoso e inarrestabile verso la follia e la morte.

(15 settembre 2012)

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