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Addomesticare l'intorno, abitare il mondo

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Venerdì 29 giugno alle 20, alla Terrazza Abadir - Accademia di Belle Arti di S. Agata Li Battiati (Ct), incontro con l'architetto Josep Ferrando
Venerdì 29 giugno alle 20, alla Terrazza Abadir - Accademia di Belle Arti  (via Giacomo Leopardi 8, S. Agata Li Battiati - CT), si terrà una conversazione con l'architetto Josep Ferrando, dal tema Addomesticare l'intorno, abitare il mondo , nell'ambito di un ciclo di incontri a cura di Lucia Giuliano, Eva Grillo e Chiara Rizzica.  

Nel 1972 il Moma di New York dedica una mostra ai prodotti del design italiano proiettati e misurati nel paesaggio della casa. Italy: the new domestic landscape, è la prima mostra di ambizione globale che rivendica con forza pari centralità ad “ambienti” e “oggetti” in una prospettiva di costante salto di scala che va dall’oggetto alla casa e al mondo e viceversa.

A quarant’anni di distanza la questione della dimensione del lavoro progettuale rispetto all’ambito del quotidiano e ancor più in relazione alla proiezione di senso sul futuro è ancora di stringente attualità. Abadir e Indice Creativo hanno pensato di proporre un ciclo di incontri e conversazioni di dimensione multipla ed eterogenea guardando proprio a quella straordinaria esperienza del 1972, l’anno in cui il mondo guardò all’Italia e scoprì con un salto che il primo paesaggio è dentro casa, la nostra, e che un progetto è pur sempre un modo sensibile di abitare il mondo, inventandone degli altri.

Muovere dalla casa - ovvero per estensione di significato dalla dimensione intima e circoscritta, dal vicinissimo del proprio minimo intorno d’azione - al mondo e viceversa per avvicinamenti successivi e passaggi di scala è un’ipotesi condivisa con alcuni ricercatori, designer, architetti e artisti. E’ una pratica che può essere rappresentata dall’azione dell’addomesticare. Un’azione che, modificando un precedente status, prova a renderlo più adeguato, ovvero cerca di dimensionarlo sulla natura e sulla cultura dell’uomo. In cosa consiste la pratica dell’addomesticare? Esiste una “via domestica” verso l’innovazione dei linguaggi e delle pratiche? Risponderanno un architetto, un coreografo, un artista, un musicista.

(29 giugno 2012)

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