Giovedì 24 maggio alle 18, alla Salone di lettura della Biblioteca Regionale Giambattista Caruso di Catania (Piazza Università, 2), andrà in scena l' Òpra dî pupi “Angelica a Parigi”.
Il 18 maggio 2001 l’Unesco ha riconosciuto l’Opera dei Pupi Siciliani Patrimonio immateriale in quanto “Capolavoro del Patrimonio Orale e immateriale dell’umanità”. Nel decennale di tale riconoscimento in occasione delle celebrazioni tenutesi dal 15 al 18 dicembre 2011, l'Assessore regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, prof. Sebastiano Missineo, ebbe a dichiarare: "…L'inserimento nella lista dei capolavori dell'umanità dell'Opera dei Pupi é il più alto riconoscimento alla nostra identità siciliana ed é dunque un patrimonio che non può essere disperso, ma é una realtà da conservare e valorizzare. Questi eventi … raccontano le esperienze e l'unicità della grande tradizione dei pupi e la Regione, anche in un momento difficile come quello attuale, ha il dovere di sostenere questa arte, preziosa eredità del passato, ammirata e conosciuta in tutto il mondo, che continua a diffondere cultura".
Dunque da quell’evento di riconoscimento da parte dell’Unesco ne è scaturito quasi un impegno politico-istituzionale affinché questa “forma di arte, preziosa eredità del passato” non vada dispersa . La rappresentazione Òpra dî pupi “Angelica a Parigi”, organizzata dalla Biblioteca Regionale “Giambattista Caruso” in collaborazione con la Compagnia Teatrale Opera dei pupi “il Paladino“, vuole essere, per l’appunto, un modesto contributo culturale a questo impegno assunto dall’Assessorato, che nella sua intestazione, oltre ad essere dei “Beni Culturali”, non a caso, lo è anche “dell’Identità Siciliana”.
La rappresentazione sarà inoltre arricchita con la recita di un’esilarante parodia in versi dell’opera dei pupi “Lu cummatimentu di Orlandu e Rinardu”, tratta dalla “Centona: raccolta completa di poesie siciliane con l’aggiunta di alcuni componimenti inediti” di Nino Martoglio, cui seguirà un dibattito sul tema con coinvolgimento del pubblico. L’invito di partecipazione è stato rivolto anche alle scolaresche, nella mattinata del 24 maggio, che sarà a loro dedicata, e vuole essere un messaggio alle nuove generazioni perché non disperdano la memoria storica dei costumi e delle tradizioni della loro terra. Come dice Indro Montanelli “un popolo che ignora il proprio passato, non saprà mai nulla del suo presente”.
Per informazioni: tel. 095 7366111
(24 maggio 2012)