Lunedì 7 maggio alle 18, alla libreria Feltrinelli di Catania, Alessandro Idonea e Graziella Proto presentano
Le parole di Peppino, un pomeriggio ricordando Peppino Impastato.
Nel 1975, Peppino Impastato contribuisce alla realizzazione di Radio Aut, emittente autofinanziata che indirizza i suoi sforzi e la sua scelta nel campo della controinformazione e della satira nei confronti della mafia e degli esponenti della politica locale. Nel 1978, con una lista che ha il simbolo di Democrazia Proletaria, Peppino partecipa alle elezioni comunali a Cinisi. Viene assassinato il 9 maggio 1978, qualche giorno prima delle elezioni e qualche giorno dopo l'esposizione di una mostra fotografica sulla devastazione del territorio operata da speculatori e gruppi mafiosi: il suo corpo è dilaniato da una carica di tritolo posta sui binari della linea ferrata Palermo-Trapani. Le indagini sono orientate in un primo tempo sull'ipotesi di un attentato terroristico consumato dallo stesso Impastato e poi su quella di un suicidio "eclatante".
In questa occasione si vuole ricordare Peppino Impastato attraverso i testi di Onda Pazza (Stampa Alternativa), la trasmissione radiofonica satirica che Peppino condusse su Radio Aut, e di Amore Non Ne Avremo (Navarra), raccolta di sue poesie. Per ritrovare il volto pubblico, il pensiero politico, la modernità del linguaggio radiofonico di Peppino, e scoprire anche qualcosa di più personale del giovane ucciso a Cinisi il 9 maggio 1978.
Alessandro Idonea, catanese, si è formato presso la scuola di recitazione del Teatro Stabile di Catania. A teatro è stato diretto da registi quali Giuseppe Dipasquale, Guglielmo Ferro, Roberto Guicciardini, Roberto Laganà Manoli, Walter Pagliaro, Lamberto Puggelli. Per il cinema ha recitato da protagonista in Il Piccolo Grande Senso del Dovere di D. Lamuraglia, La scomparsa di Patò di A. Camilleri, regia di R. Mortelliti, Chiamami Salomè di Oscar Wilde, regia di C. Sestieri. Dal 2007 è in tourné internazionale con lo spettacolo di cui è pure regista, One Man Show, protagonista il padre Gilberto.
Graziella Proto, catanese, laureata in biologia, si occupa di ricerca oncologica fino al giorno dell'omicidio di Giuseppe Fava. Quello stesso 5 gennaio 1984, abbandona la carriera universitaria, per dedicarsi al lavoro redazionale de I Siciliani con cui già collaborava e di cui diventerà amministratrice. Nel 2006 fonda con Riccardo Orioles Casablanca, prima testata cartacea poi bimestrale telematico noto per le battaglie contro la criminalità organizzata e i disagi giovanili e degli immigrati.
(07 maggio 2012)