Venerdì 11 maggio alle 17:30, all'ex Monastero dei Benedettini di Catania - Coro di Notte, sarà presentato il libro fotografico
La Thonet delle Eumenidi di Vittorio Graziano. Seguirà alle 18, alle Cucine del Refettorio l'inaugurazione della mostra fotografica personale dall’omonimo titolo.
Musiciste, scrittrici, avvocatesse, studentesse, ballerine, giornaliste, attrici sono le donne protagoniste della mostra fotografica intitolata “La Thonet delle Eumenidi”, che si terrà nelle suggestive Cucine del Refettorio dell’ex Monastero dei Benedettini
dall’11 al 25 maggio.
Terza di una trilogia di tragedie greche di Eschilo, a “Le Eumenidi”, alle tre “furie restauratrici” di diritti materni violati, dei diritti donneschi, del Cosmos soppiantato dal Caos, viene metaforicamente dedicata questa mostra. Un soggetto classico che rimane eterno ma che tuttavia viene attualizzato dalla contemporaneità dei soggetti femminili scelti, secondo l’idea dell’ingegnere-fotografo Vittorio Graziano, noto oltre che per i suoi numerosi riconoscimenti fotografici anche per il “Med Photo Fest” di Catania, evento in cui annualmente viene premiato un Maestro della fotografia di rilevanza internazionale.
Circa trenta minuti prima della mostra “La Thonet delle Eumenidi” verrà altresì presentato il libro dall’omonimo titolo, con presentazione dell’importante critico fotografico Pippo Pappalardo. Il progetto editoriale “Mediterraneum”, unisce i testi dei docenti Carlo Guerrera, il coordinatore editoriale, Tino Vittorio e Stefania Mazzone. I 45 scatti in esso contenuti e visibili nell’esposizione del Monastero dei Benedettini, fino a venerdì 25 maggio, sono naturalmente di Vittorio Graziano.
Le donne ritratte, tra le quali figurano la stilista Mariella Gennarino, le attrici Francesca Ferro e Annamaria Spina, la scrittrice Mavie Parisi, la violinista Erika Ragazzi, la performer Alessandra Contarino, le cantautrici Sonia Costa e Letizia Contadino, l’attrice e conduttrice Carmen Longo, la giornalista Elena Caruso, sono accomunate fondamentalmente da due aspetti, il primo rappresentato dalla presenza della thonet, la caratteristica sedia del periodo vittoriano vicino alla quale o sulla quale le troviamo rappresentate, il secondo dalla considerazione che tutte mostrano un’espressione che le accomuna: guardano direttamente dentro l’obiettivo della macchina che le sta puntando; rivolgono lo sguardo al fotografo che sta passando in rassegna i volti con piglio affilato.
Graziano fotografa in bianco e nero, com’è d’uso nella più tradizionale iconografia della ritrattistica. Definisce uno sfondo che si presenta come una sorta di box naturale, un quadrato scuro dove si alternano in una scena minimalista, le 45 donne scelte per questo progetto fotografico.
(11 maggio 2012)