Giovedì 12 aprile alle 21, al Teatro Piscator di Catania (Via Sassari, 116), la
Compagnia Motomimetico presenta lo spettacolo di danza
Sulla Passione. Le coreografie sono di Emma Scialfa e Pucci Romeo.
Intepreti: Alessandro Caruso, Giuliana Cocuzza, Valeria Ferrante, Jan Brezina, Simona Fichera, Melissa Gramaglia, Antonella Grigoli, Giada Scuderi, Alessandro Sollima.
"La vita passa, dentro le case, le mura, le piazze, scenari pubblici di una "pubblica intimità". La vita che abita gli spazi, le Agorà di gioie condivise in solitudine ma non più timidamente, perché libere di esprimersi anche nella folla, collettivamente. Il mercato, il sagrato, la piazza politica, come luoghi che contaminano le emozioni, mescolano l'umano, fuori dal soggettivo puro e, come in una sorta di perdizione alcolica, rendono il tutto plausibilmente condiviso. Il luogo nostro come proprio, perché di appartenenza comune. Il farsi, riflesso anche “architettonico”, di personalità rumorose come silenziose e gaie, avviene scambiando culture e simboli in grado di interpretare l'armonia dei luoghi di appartenenza. Le vite che inscenano il proprio passaggio nel luogo voyeristico di una piazza, si scambiano elementi restando se stesse, uniche, irripetibili.
Sulla Passione è il risultato finale di un laboratorio coreografico proposto dalla compagnia MotoMimetico. Diretti dai due coreografi Emma Scialfa e Pucci Romeo, i danzatori sono stati protagonisti di un viaggio tra temi di complessa suggestione culturale, pervenendo alla scoperta e quindi all’analisi di una gestualità e di elementi rinvenibili nella cultura mediterranea.
Lo spettacolo si colloca in una sorta di frattura tra labilità temporale e fragilità della bellezza verso un’affermazione di caduta. Il tempo che scorre così come il corpo che cambia; il gesto, uguale e diverso che si staglia nel tempo come un attimo eterno, fuori di senso e significato, gratuito. Il suo focus non è uno sguardo “antropologico” del gesto topico, quanto un possibile ma necessario approfondimento della forza pittorica e coreografica dello stesso. La volontà di collocare l’azione in uno spazio scenografico e architettonico come la piazza con la luminaria, costituisce in questo caso un topos, una tipologia fenomenologica: il luogo dove tutto accade, come la ritualizzazione popolare della festa, celebrazione di vita e di morte eternamente sospesa in una visione barocca tra sacro e profano. Le musiche utilizzate nello spettacolo attingono al repertorio bandistico siciliano, difficilmente rintracciabile, che, qui diventa collante meraviglioso di esperienze, passioni e storie.
Per info:
info@motomimetico.it(12 aprile 2012)