Mercoledi' 28 marzo alle 18, alla libreria Feltrinelli (via Etnea, 285) di Catania, sarà presentato il libro
Rosso è il colore dell'amore.
Intorno alle canzoni di Pierangelo Bertoli di Mario Bonanno
. Interviene Simona Pulvirenti.
Rosso è il colore dell'amore non è una biografia, e nemmeno l’apologia di un uomo – prima ancora che artista – esemplare; è il racconto per frammenti (recensioni, testimonianze, interviste) dei suoi pensieri. Uscito di scena quasi in silenzio ormai dieci anni fa: con dignità estrema, così come aveva vissuto. Un marxista che non ha mai abiurato. Nemmeno quando conveniva farlo. Un cantautore in trincea. Un cantautore politico. Ma Pierangelo Bertoli è stato anche un musicista autentico. Amava il blues. Veniva dal blues. Credeva che il contenuto di una canzone non dovesse passare per forza dalle ballate in minore. Una sorta di dovere nei confronti di chi ascolta. Per cui spazio alla bossanova, alle chitarre elettriche, alla batteria, al rock. Possibile cantare cose serie senza piangersi addosso: solidarietà di classe, emigrazione, sfruttamento, e farlo attraverso strofe e incisi che restassero appiccicati addosso. Pierangelo Bertoli passava per duro. In realtà era solo sincero. Diretto. Colloquiale. Votato al giusto e al vero, come le canzoni che scriveva e che cantava.
Mario Bonanno, catanese, ha lavorato in radio e televisione, alternando a questa attività quella di saggista specializzato in canzone d’autore. Per Stampa Alternativa ha pubblicato - con Stefania Rosso - il libro Che mi dici di Stefano Rosso? Fenomenologia di un cantautore rimosso.
(28 marzo 2012)