Mercoledì 4 aprile alle 21, alla Sala Lomax di Catania, si terrà la presentazione del libro Costruttori di Babele. Sulle tracce di architetture fantastiche e universi irregolari in Italia, a cura di Gabriele Mina.
“Costruttori di Babele. Sulle tracce di architetture fantastiche e universi irregolari in Italia”, è un libro curato da Gabriele Mina per la casa editrice elèuthera (www.eleuthera.it). Savonese nato nel 1973, insegnante e libero ricercatore in antropologia, Gabriele per tre anni ha raccolto e catalogato le storie di alcuni dei più stravaganti artisti d’Italia. Costruttori autodidatti che, lontani dai circuiti tradizionali della cultura e dell’arte, nel totale anonimato e spesso in piena consapevolezza del loro gesto marginale e abusivo, hanno dedicato decenni della loro vita a opere effimere che, dopo la loro morte, come la torre biblica, sono destinate al degrado e alla distruzione. Giardini, mosaici, sculture e installazioni ambientali, ma anche cattedrali e castelli. Strutture anarchiche e fuori norma, nate da un’ossessione o dalla visione di un luogo immaginario che diventa missione totalizzante. I costruttori di Babele del terzo millennio sono in gran parte uomini, muratori, operai e artigiani di grande competenza tecnico-manuale, molti dei quali in pensione. Alcuni hanno alle spalle un’esperienza da emigranti. Le loro storie hanno per scenario il paese d’origine, nella provincia italiana. Costruiscono su terreni o case di proprietà, con le loro mani e usando materiali di recupero, senza uno scopo univoco se non quello di dare forma, con tenacia e passione, al loro visionario microcosmo interiore. Improbabili architetti, eremiti dai nervi fragili, ignorati o mal tollerati dal vicinato, all’estero le loro opere divengono oggetto di studio - la chiamano outsider art, dove si mescolano arte e dilettantismo - e in alcuni casi di vero e proprio culto.
(04 aprile 2012)