Giovedì 15 marzo alle 17, al Teatro Musco di Catania, prosegue il ciclo
Donne in campo, promosso in sinergia dal Teatro Stabile di Catania e da Snoq Catania, comitato provinciale del movimento nazionale Se non ora quando?, istituito un anno fa proprio a tutela della dignità, dell'emancipazione e dei diritti delle donne.
Gli incontri di "Donne in campo", in programma fino a maggio, sono strettamente correlati alla stagione teatrale 2011-2012 "Donne, l'altra metà del cielo", che il direttore dello Stabile Giuseppe Dipasquale ha significativamente dedicato all'universo femminile.
L'incontro è legato alla programmazione dello spettacolo "La nave delle spose" e alla presenza della coautrice e interprete
Lucia Sardo, artista di straordinario talento che non solo ha dato un grande contribuito al cinema, al teatro e alla televisione, ma si è distinta come attivista in prima linea contro la mafia.
Il titolo dell'incontro -
La madre dei ragazzi - è mutuato infatti da un altro lavoro di Lucia Sardo, dedicato alla lotta di Felicia Impastato per ottenere la condanna degli assassini del figlio Peppino, ucciso il 9 maggio 1978 a Cinisi, per aver sfidato e combattuto la mafia. E al ricordo di Felicia sarà dedicato l'intervento della Sardo, che nel 2002 aveva avuto modo di conoscere questa donna straordinaria, mentre ne interpretava il ruolo nel capolavoro di Marco Tullio Giordana I cento passi, film che ha reso celebre la storia di Peppino.
Insieme all'attrice di origine siracusana, interverranno all'incontro
Nadia Furnari, fondatrice dell'Associazione Rita Atria, il magistrato
Marisa Acagnino, il rappresentante di Addio Pizzo
Gianluca Rotondo e l'avvocato
Giusi Mascali. Ad introdurre gli interventi saranno il direttore dello Stabile Giuseppe Dipasquale e la pubblicitaria Manuela Fisichella, responsabile di Snoq Catania.
Nadia Furnari parlerà della condizione delle donne calabre all'interno delle famiglie omertose, mentre Gianluca Rotondo evidenzierà il quotidiano impegno sul campo di "Addio pizzo". Lucia Sardo, come si è anticipato, renderà a sua volta omaggio alla coraggiosa madre di Peppino Impastato. La frequentazione di Felicia ha cambiato per sempre la vita di Lucia, che dieci anni fa promise a quella piccola grande donna, allora ottantenne, di far conoscere a tutti la storia di suo figlio. Promessa mantenuta appunto con lo spettacolo "La madre dei ragazzi", di cui la Sardo racconterà la genesi e la fortuna teatrale legata ad una figura femminile davvero straordinaria. Come Peppino, Felicia era stata a sua volta una donna ribelle, che aveva rifiutato un matrimonio combinato per sposare Luigi Impastato, amico e parente di uomini di mafia: condotta esecrata e denunciata dal figlio Peppino, destinato ad una tragica fine, trucidato con il cranio fracassato da una pietra e poi fatto saltare in aria con una carica di tritolo.
Quando finisce la battaglia di Peppino, inizia quella della madre, determinata a combattere contro le istituzioni corrotte, che vorrebbero insabbiare la verità e far passare la morte del giovane come suicidio! Felicia è affiancata da tantissimi giovani che rappresentano la vera eredità del figlio, mentre la sua casa è meta di un continuo pellegrinaggio. Solo nel 2002, dopo ventiquattro anni, arriva la giustizia: Gaetano Badalamenti, che Felicia ha sempre additato come l'assassino di suo figlio, viene condannato all'ergastolo.
(15 marzo 2012)