Dal 2 al 7 marzo, al Teatro Ambasciatori di Catania, andrà in scena Signorina Giulia, tragedia in un atto di August Strindberg, all'interno della rassegna "Donne, l'altra metà del cielo" del Teatro Stabile.
La versione italiana e adattamento sono di Valter Malosti. Con: Valeria Solarino, Valter Malosti e Caterina Carpio. La regia Valter Malosti. E' unaproduzione Fondazione del Teatro Stabile di Torino/Teatro di Dioniso.
«Con la presente, mi permetto di proporvi la prima tragedia naturalistica nella letteratura drammatica svedese, e vi prego di non respingerla alla leggera, se non volete pentirvene più tardi, perché, come dicono i tedeschi: farà epoca»: così August Strindberg scrive nell'agosto 1888 all'editore Bonnier, che respingerà Signorina Giulia perché troppo scandalosa.
Strindberg aveva ragione. Lo dimostra l'ultrasecolare successo della pièce, rinnovato in questi mesi sui palcoscenici italiani dalla coproduzione realizzata dallo Stabile di Torino e dal Teatro di Dioniso, in tournée nazionale. Una scelta coerente e particolarmente felice, visto l'eccellente riscontro di pubblico e di critica registrato dalla nuova versione italiana di Valter Malosti che firma anche la regia. Protagonisti due nomi di spicco come Valeria Solarino e lo stesso Malosti, affiancati da Caterina Carpio in un prestigioso allestimento che si avvale delle scene di Margherita Palli, i costumi di Federica Genovesi, il suono di G.u.p. Alcaro, le luci di Francesco dell'Alba.
Signorina Giulia è la storia di un incontro estremo e distruttivo, tra la figlia di un conte (la Giulia del titolo) e Giovanni, servitore-tuttofare di suo padre. Ad osservare i due la cuoca Cristina, fidanzata dell'uomo. L'azione si svolge nel Midsommarnatten, la notte di mezza estate, notte magica di San Giovanni, occasione rituale di scatenamenti orgiastici, che spinge padrona e servo a sperimentare il superamento di maschile e femminile, ma anche la contrapposizione di classe, lo sconvolgimento dei ruoli, la sperimentazione del diverso.
(02 marzo 2012)