Martedì 21 febbraio alle 20:30, si inaugurerà, al Centro Polifunzionale Vecchia Dogana di Catania, il nuovo appuntamento di Verso l'approdo, un progetto della cooperativa Tribe che attraverso mostre, reading e presentazioni editoriali vuole indagare il tema dell'«approdo», inteso come spazio fisico e mentale. La mostra sarà visitabile fino al 18 marzo.
In questo terzo incontro il tema centrale sarà la strada, "centro" stragetico di relazioni e di commerci, "luogo" carico di valenze sociali e culturali, snodo di emergenze e urgenze come quelle raccontate dal libro "Sulla strada" di Jack Kerouac o dal film "Easy Rider" di Dennis Hopper. O dalla street photography, un genere fotografico, più precisamente un genere di reportage, capace di restituire un'efficace istantanea della vita urbana sviscerandone umori e colori, tragedie e piccoli "miracoli" quotidiani. Con Verso l'approdo#3 la street photography invaderà la Vecchia Dogana con tre mostre fotografiche che vogliono essere un primo momento di verifica per le ricerche estetiche e formali di quattro giovanissimi autori siciliani: Strade - Visioni sulle orme del contemporaneo, con 20 fotografie di Stefania Di Filippo, La strada, palcoscenico di vita, con 20 fotografie di Damiano Schinocca e Strade di Fatih - La Istanbul dei luoghi comuni, con 20 fotografie di Simone Raeli e Simone Sapienza.
Stefania Di Filippo (Catania, 1982) racconta la strada come "porzione di spazio che acquista significato solo nella misura in cui viene percepito, vissuto e umanizzato. Queste strade non rimandano al concetto di orizzonte, di meta. Sono cronache erranti, si concentrano sul passaggio. Provano a raccontare la poesia dell'incedere, cristallizzano la stasi della metropoli, ci lasciano intuire i suoi silenzi. I passi scandiscono il ritmo di un presente urbano che a fatica si rivela, liberandosi dalla patina del consueto: così nascono queste visioni sulle orme del contemporaneo".
Per Damiano Schinocca (Catania, 1988) gli scatti fotografici di questa mostra sono "un momento per riflettere, tra rimpianti e gioie, su cosa resterà di tante storie di gente semplice".
Simone Raeli (Noto, SR, 1983) e Simone Sapienza (Catania, 1990) hanno concentrato la propria ricerca nel distretto Fatih di Istanbul, una zona lontana dai circuiti turistici e in cui ogni passo è un salto indietro nel tempo. Un'indagine sulla città turca e sui suoi luoghi comuni partendo dalla strada, luogo "comune" per eccellenza.
Nel corso della serata saranno inoltre proiettati alcuni video prodotti nell'ambito della street art e selezionati dalla redazione di Tribeart - La Guida mensile alle arti visive siciliane.
Tribe, nata a Catania nel 2003, è una realtà giovane e intraprendente specializzata nella comunicazione culturale. Tribe è sinonimo di arte e cultura contemporanea siciliana: fra le iniziative vanta la produzione di Tribeart, la prima free press dedicata agli eventi d'arte in Sicilia e Tribenet.It, uno dei primi portali in Italia a occuparsi di arti visive, oggi fusi in un unico progetto editoriale.
(21 febbraio 2012)