Giovedì 1 marzo alle 21:30, debutta alla Sala Lomax di Catania lo spettacolo Apologia di reato scritto, diretto ed interpretato da Antonio Caruso. Lo spettacolo aprirà la rassegna "Palconudo", organizzata dall'associazione Gruppo Icarus, dalla Compagnia Movimentindipendenti e dall'associazione Lomax.
"Palconudo" è un ritorno al rito, alla riflessione, all’emozione condivisa, al senso di responsabilità umana e sociale dell’artista sul palcoscenico e dello spettatore in platea. Un palco, gli attori ed una platea. Pochissimi altri elementi. Tutte le opere presenti in rassegna sono stati scritte dall'attore autore e regista messinese Antonio Caruso. Tema comune: la solitudine. Troveremo la solitudine derivante dall'incapacità o della difficoltà di comunicare con i propri simili come nel caso di Apologia di Reato; la solitudine di un quotidiano a cui tenterà di ribellarsi una donna in Teresa; sottraendosi ad essa una volta per tutte in modo eclatante. C'è anche la solitudine dell'essere umano messo di fronte a scelte importanti, sempre difficili da prendere, oppure difficili da mantenere come in Il diavolo e l'ipocrita; e infine c'è la solitudine sopra le righe dell'eroe disoccupato nel grottesco "La dura vita del supereroe".
Antonio Caruso, messinese classe '67, si è formato tecnicamente alla scuola del teatro Stabile di Catania nei primi anni novanta per poi seguire un personalissimo percorso di ricerca e studio attraverso il concetto di “teatro necessario”. Docente di recitazione presso enti di formazione professionale teatrale, dal 2009 dirige a Catania, assieme all'attrice Donatella Marù la scuola di recitazione Laboratorio permanente dell'attore. Diverse sue opere sono state rappresentate nei teatri italiani. In "Apologia di reato", l'attore è sul palco non per recitare ma per raccontare alla gente il proprio disagio, la difficoltà di dialogare veramente con il pubblico. Tenterà di portare a compimento il suo sfogo pur venendo interrotto sistematicamente da spettatori che si sentiranno in diritto di esternare i propri pensieri, come fossero i veri protagonisti. L'attore imparerà così a conoscere il suo variegato pubblico - che non ha bisogno di lui – e soltanto dopo molte interruzioni, riuscirà a portare a compimento la sua personalissima ribellione... Un testo che attraverso un linguaggio brillante racconta di una professione in crisi e di una società ancora più in crisi. Con Antonio Caruso in scena Giuseppe Bisicchia, Massimo Giustolisi, Antonio Starrantino, Cristina Brischetto, Alessio Sapienza, Alessandra Meccio e Marilena Spartà. La direzione tecnica è di Donatella Marù.
Info: tel. 3401216466
(01 marzo 2012)