Dal 31 gennaio al 5 febbraio, a Casa d’Arte Stesicorea di Catania (piazza Stesicoro, 15), Antonio Presti e dieci fotografi siciliani, insieme con la Protezione civile, rendono omaggio a Sant’Agata, con una proiezione di immagini fotografiche.
Lo scorso anno, in occasione della Festa della santa patrona di Catania, i fotografi della Fondazione Antonio Presti-Fiumara d’Arte hanno ritratto il lavoro degli oltre 700 volontari del coordinamento comunale di volontariato della Protezione Civile, lavoratori che da anni mettono a disposizione il proprio tempo e la propria competenza al servizio della Festa del 3, 4 e 5 febbraio.
Ad un anno di distanza e in onore della santa, Antonio Presti vuole mostrare il lavoro svolto dai fotografi Maria Pia Ballarino, Francesco Butera, Marine Castaing, Alessandro Costa, Claudio Floresta, Luca Guarneri, Emanuele Lo Cascio, Rosario Scalia, Benedetto Tarantino e Salvatore Zerbo. Martedì 31 gennaio alle 10:30, Antonio Presti illustrerà il programma dell’iniziativa che si snoderà dal 31 gennaio al 5 febbraio dalle 17:30 alle 23. Sarà presente il presidente del coordinamento comunale di volontariato della Protezione Civile, Carmine Rosati, il volontario Eugenio Miuccio che parlerà in rappresentanza dei colleghi.
Ci saranno proiezioni video, racconti per immagini, volti, sguardi, esperienze vissute nei tre intensi giorni dai cittadini e dai 700 volontari che gratuitamente mettono al servizio della città la propria esperienza. Il lavoro che sarà proiettato nei prossimi giorni a Casa d’Arte Stesicorea farà parte del grande archivio fotografico e sociale del Museo Internazionale dell’Immagine Terzocchio Meridiani di Luce che Antonio Presti realizzerà a Librino. Dopo due anni di lavoro, l’ambizioso progetto sta vivendo la sua evoluzione e un’altra importante fase: la rielaborazione, l’archiviazione e la sistemazione di tutto il materiale fotografico.
L’impegno della Fondazione Fiumara d’Arte per la realizzazione del più grande museo fotografico a cielo aperto del mondo continua con lo stesso impegno e la stesso amore di sempre. E dopo la Porta della Bellezza, la monumentale opera in terracotta fatta da 2.000 mamme e da 2.000 bambini, Catania avrà un museo internazionale dell’Immagine, identità storica e civile della città tutta.
(30 gennaio 2012)