Martedì 17 gennaio alle 19, al Centro Polifunzionale Vecchia Dogana di Catania, si svolgerà il secondo appuntamento di Verso l'approdo, un progetto della cooperativa Tribe che attraverso mostre, reading e presentazioni editoriali indagagherà il tema dell’«approdo», inteso come spazio fisico e mentale.
L’approdo è contemporaneamente un luogo di partenze e di arrivi, testimone di grandi speranze e insostenibili delusioni, culla o sepolcro di storie e culture, confine geografico e mentale da conquistare o superare. In questo percorso la fede può rappresentare una “nascita”, un “passaggio” oppure una “rottura”.
Per Verso l'approdo 2 l'associazione catanese A.C.A.F. proporrà tre mostre fotografiche incentrate sul culto come condizione personale e intima, ma anche come sentimento collettivo e devozione popolare. Germe dell'indagine la festa di S. Agata di Catania – la grande manifestazione popolare, fra religione e folclore – che dal 3 al 6 febbraio riunisce, ogni anno nella città etnea, circa un milione di persone fra devoti, pellegrini, turisti e curiosi provenienti da tutto il mondo e che, nel 2008, è stata dichiarata dall’Unesco come Bene Antropologico dell’Umanità.
Dal 17 gennaio al 12 febbraio gli spazi di Vecchia Dogana ospiteranno: la collettiva Agata tra noi, circa 50 scatti in bianco e nero selezionati dai 41 fotografi dell'associazione, e le personali Devozioni agatine, con 20 fotografie di Licio La Rocca, e Mossi dalla fede, 15 immagini di Pippo Boccaccini. In occasione dell'inaugurazione sarà proiettato N.O.P.A.Q.U.I.E., breve corto documentaristico di Daniele Musso e Desirè Zappalà, girato interamente tra il 2 e il 6 Febbraio 2011 e già in concorso alla XII Edizione del Festival internazionale del Cinema di Frontiera, che vuole ricercare quel vincolo profondo che lega Catania, la patrona e i suoi devoti. Il titolo riprende un'iscrizione scolpita all'ingresso del Duomo di Catania e, secondo una leggenda collegata a Federico II di Svevia, sarebbe l'acronimo di «Non Offendere Patriam Agathae Quia Ultrix Iniuriarum Est», il cui significato è «non offendere Catania, la patria di Sant’Agata, perché essa ne vendica le offese».
Immagini e parole s'intrecciano in Mal di bici, concept book con poesie di Antonino Di Giovanni e visioni di Giovanni Caviezel, che sarà presentato nel corso della serata in collaborazione con l’Associazione Arte al Cubo Eventi. Il volume, stampato in edizione speciale e a tiratura limitata, è curato da Antonio Ferrero e Rosaria Sardo per le Edizioni La Rocca (2010) e si caratterizza per un originale progetto grafico – realizzato da Saro Intelisano – che coinvolge attivamente il lettore, pagina dopo pagina. Gli interventi live di Giovanni Caviezel, le letture di Lia Basile e Melo Motta e le sonorizzazioni di Marco Salvaggio accompagneranno la presentazione editoriale alla presenza degli autori e curatori.
Info: tel. 0952500338 - info@vecchiadogana.it
(17 gennaio 2012)