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La Bisbetica domata

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Martedì 17 gennaio alle 20:45, al Teatro Vittorio Emanuele di Noto, in scena commedia di William Shakespeare, per la Stagione 2011 2012 - I Grandi Classici

Martedì 17 gennaio alle 20:45, al Teatro Vittorio Emanuele di Noto, andrà in scena La Bisbetica domata di William Shakespeare.  

Le musiche sono di Goran Bregovic. Le scene e i costumi di Andrea Taddei. Interpretano: Carlo Di Maio, Vito Facciolla, Daniele Gonciaruk, Elisabetta Alma, Emanuela Trovato, Marco Trebian, Marco Zingaro, Maurizio Tomaciello, Valentina D'Andrea e la partecipazione di Giulio Farnese. L'adattamento e la regia sono di Armando Pugliese. E' una produzione Teatro Stabile d'Abruzzo - Pragma srl.  

La bisbetica domata (The Taming of the Shrew) è una festa di trame incrociate, scambi d'identità, manipolazioni linguistiche. In una Padova reinventata dall'autore, viene descritta la vigorosa conquista dell'irrequieta Caterina da parte del caparbio Petruccio , avventuriero veronese, che sposa e soggioga l'intrattabile Caterina di Padova, attirato soprattutto dalla sua dote. Non tutti sanno però che il testo shakespeariano è contenuto in una cornice che rende i due protagonisti personaggi di una rappresentazione teatrale cui altri personaggi assistono in scena. Una commedia nella commedia, quindi. "Shakespeare non scrisse l'epilogo,- scrive Franco Cordelli su Il Corriere della Sera- ma in genere i registi lo recuperano da un testo simile più o meno coevo, magari trasformando tutto in un sogno, come ha fatto Pugliese nel suo spettacolo: brillantissimo, certo, pieno di trovate di regia, con costumi mirabolanti e scene, contemporanee o fantastiche, che snelliscono la farraginosità del testo. Meglio e di più fanno i due protagonisti, il ribaldo Edoardo Siravo, vero padrone del palcoscenico, un attore di irresistibile simpatia e che, in puro stile «Amici miei», può travestirsi con la stessa naturalezza da pirata o da ricco zoticone; e Vanessa Gravina, una perfetta gattamorta: domata (per così dire) dalle torture cui la sottopone Petruccio ormai suo marito, nel monologo finale ribalta il profilo morale della sua eroina, incarnando il titolo di una commedia che verrà (di Oliver Godsmith): Ella si umilia per vincere." La regia di Armando Pugliese individua, infatti, tre mondi nell'universo della commedia: nel prologo e nell'epilogo troviamo quello tardo-cinquecentesco della taverna.

Info: info@fondazioneteatrodinoto.it

(17 gennaio 2012)

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