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Mari

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Giovedì 5 gennaio alle 21, al Teatro Garibaldi di Enna, in scena Tino Caspanello, per il "Circuito del Mito"
Giovedì 5 gennaio alle 21, al Teatro Garibaldi di Enna, andrà in scena lo spettacolo Mari di Tino Caspanello, Premio speciale della Giuria "Premio Riccione 2003".  L'ingresso è libero.

Interpretano: Cinzia Muscolino e Tino Caspanello. Le scena e la regia sono di: Tino Caspanello

Delizioso duetto musicale in dialetto messinese, dedicato dall'autore a coloro che amano senza parole, mentre vede prolungarsi un ripetuto breve addio, sulle rive del mare, tra un marito ansioso di restare solo a pescare e la moglie che continua a rinviare il rientro in cucina, riattaccando il discorso. Anche qui vibra una voce spasmodicamente interessata al linguaggio, che tende la rete invisibile di un sortilegio amoroso a imprigionare coi ritmi della sua partitura il movimento, legando le due figurine struggenti nel notturno marino. (La Giuria del Premio Riccione)

Un uomo e una donna, il mare; una lingua, quella siciliana, che non permette di esprimere tutte le profondità di un sentire, una lingua fatta di necessità quotidiane, che possiede solo il presente, dilatato nel testo sulla linea che separa mare e terra, su questo limite mutevole che attrae l'uno e respinge l'altra. Mari è quasi una partitura musicale nella struttura e nel suono delle parole accompagnate dal lento ritmo di un calmo mare notturno. Quante volte in riva al mare abbiamo parlato di Dio e del mondo, o del nostro pane quotidiano. E accade che l'uomo e la donna si parlano, non lo fanno quasi mai, e si sorprendono del loro parlare e anche del loro cantare insieme a quelle materie che solo se le conosci bene ti aiutano ad amare, anche senza la necessità di dirlo. E' proprio per scoprire di quale materia siamo fatti che l'uomo invita la compagna a toccare il mare, quell'acqua scura che fa orrore e affascina allo stesso tempo, quell'elemento che ha permesso loro di parlarsi. E quando la donna, arrivata là apparentemente per caso, comincia ad avvicinarsi all'uomo che ama e che se ne sta solo a pensare sulla spiaggia, ecco che i due sciolgono finalmente i nodi che nessuna lingua potrà mai sciogliere, in parole che nessun suono potrà mai restituirci. (L'autore).  

Mari è stato pubblicato su Hystrio n. 2 - 2005; è stato tradotto in francese da Bruno e Frank La Brasca e presentato a Marsiglia, Lione, Tolosa e Strasburgo; è pubblicato in Francia da Editions Espaces 34; nella sua versione francese è stato prodotto dal Teatro de l'Atelier di Parigi con la regia di Jean Louis Benoit. Recentemente Mar è stato accolto all' Ecole Normale Superiéure di Lione e all'Università Blaise Pascal di Clermont Ferrand.

(05 gennaio 2012)

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