Lunedì 19 dicembre alle 16:30, nel salone di lettura della Biblioteca Regionale Giambattista Caruso di Catania, s'inaugura la mostra omaggio a De Roberto dal titolo L’arte è il supremo inganno, allestita in occasione dei 150 anni della nascita di Federico De Roberto. A conclusione di un anno di ricorrenze (150° dell’Unità d’Italia, 150° dall'istituzione di molte scuole italiane, solo per citarne alcune a Catania Liceo Classico Spedalieri e Liceo Scientifico Boggiolera), infatti, la Biblioteca Regionale Giambattista Caruso celebra il 150° della nascita di Federico De Roberto con una mostra documentaria e due seminari.
La mostra sarà inaugurata dal dirigente generale dei beni culturali e dell’identità siciliana Gesualdo Campo. Il percorso organizzativo è stato costruito interamente con i preziosi documenti epistolari e i manoscritti autografi custoditi dalla Biblioteca regionale e ha la finalità, nel celebrare il grande letterato, di promuovere la conoscenza anche nel grande pubblico dell’opera e della molteplice attività di de Roberto, ricostruita dagli esordi come giornalista, e dello straordinario patrimonio che, per quanto utilizzato dagli studiosi, è rimasto, per certi versi, misterioso e sconosciuto, nella sua complessità e nelle sue articolazioni, ai più. Il percorso che la biblioteca ha inteso compiere è stato improntato alla necessità di mettere “ordine” tra le carte del fondo De Roberto acquistato a più riprese negli anni ’80, procedere alla corretta catalogazione e alla sua condivisione in Rete, alla riproduzione digitale per assicurarne conservazione e fruizione insieme, e rendere visibili queste attività istituzionali, che costituiscono un servizio imprescindibile al pubblico, attraverso la mostra. Naturalmente, la cura dell’allestimento e l’apparato figurativo di corredo, costituito da foto d’epoca e ritratti d’autore di De Roberto, che la biblioteca deve alla gentilezza di Giovanna Giordano, Luigi Lipani e Angelo Scandurra, tendono ad irretire nella suggestione di un passato che in quelle carte è il presente quotidiano degli interessi, del lavoro intellettuale, delle difficoltà, degli affetti e delle passioni. Solo un’anticipazione: due redazioni autografe dei Viceré attraverso le quali si può «vedere» il romanzo nel suo farsi. È un’emozione che non ha prezzo e che, in tempi di magra come questi, nei quali bisogna fare di necessità virtù e realizzare una mostra di questa importanza a costo zero contando solo sulla volontà e la dedizione del personale della biblioteca e sulla generosa collaborazione degli studiosi che con De Roberto hanno più che una lunga familiarità, in primo luogo Antonio Di Grado e Rosario Castelli, sostiene scelte volte sia alla collaborazione con il mondo degli studi “alti” che la promozione presso il grande pubblico e le scuole.
Nell’ambito delle celebrazioni in onore dello scrittore, mercoledì 21 dicembre alle 16:30, la Biblioteca ha organizzato inoltre una tavola rotonda dal titolo "Studiare De Roberto” (salone di lettura della Biblioteca Regionale) - al quale parteciperanno Aldo Maria Morace, presidente del Comitato nazionale per l’edizione delle opere di De Roberto, Antonio Di Grado, Rosalba Galvagno e Rosario Castelli dell’Università di Catania e Giovanni Viglianisi e Salvina Bosco della Biblioteca Regionale - e la presentazione dell’edizione digitale di “Eva” di Giovanni Verga - curato da Salvina Bosco, con saggio introduttivo di Gabriella Alfieri, presidente della Fondazione Verga, presieduta da Margherita Spampinato, coordinatrice del dottorato di ricerca in Filologia moderna dell’Università di Catania - che si svolgerà mercoledì 11 gennaio alle 16:30.
(19 dicembre 2011)