Dal 16 dicembre al 7 gennaio, alla Galleria L’Arte Club di Catania (via Antonino di Sangiuliano, 200), sarà esposta la mostra fotografica di Massimo Cristaldi, Fotografie 2006-2011 - Dentro e Attraverso.
Dopo le ultime mostre in Belgio, Stati Uniti e Francia Massimo Cristaldi espone nella sua città Natale, Catania. La mostra, curata da Pippo Pappalardo, inizierà con il vernissage venerdì 16 dicembre alle 18. Verranno esposte fotografie dei lavori Refinery Flocks, Simulacra, Insulae, Impressions of New York City e dell’ultimo lavoro, Suspended. La maggior parte delle opere sono 150×100 cm stampate su carta d’archivio con inchiostri a pigmenti e montate in Dibond o Diasec.
La pratica fotografica da qualche tempo marcia in più direzioni ponendosi essa stessa come pretesto di un’ulteriore riflessione sui nuovi percorsi dell’arte contemporanea. Dopo l’avventura dello sguardo praticata a seguito della lezione di Duchamp e dopo l’esperienza, tutta e ancora da rivalutare e riproporre di Luigi Ghirri, la riflessione sullo sguardo che incontra il reale che ci circonda e con il medesimo si propone di dialogare e confrontarsi, è stata affidata, quasi come una missione, alla fotografia, questo straordinario self-media, assai duttile e congeniale per i nostri tempi sempre più caratterizzati da rapidissimi quanto anonimi incontri. Il “buon” fotografo oggi è appunto colui che oppone la ripresa fotografica a questa velocità della visione e risolutamente propone di farla uscire dal suo anonimato facendola assurgere a quello che, in effetti, è. ovvero un’occasione per scrutarvi dentro, alla ricerca di un simbolo, di un segno, di un indice con il quale riprendere il dialogo da tempo interrotto. Come delle epifanie, pertanto, si propongono a noi le fotografie di Massimo Cristaldi, cercate e realizzate secondo un criterio disegnato dalla passione e dallo stupore dell’incontro. A volte sono simulacri di un sentimento religioso che affiora là dove meno te lo aspetti e ancor carico di accidenti di storia e di accadimenti; a volte sono dinamiche apparizioni sulle quali moderni aruspici riescono ancora a cogliere analogie ed equivalenti; a volte sono radiografie notturne laddove le luci dell’uomo raccontano la celata sopravvivenza della sua umanità camuffata nella sua stanchezza; a volte sono momenti di storia che crediamo di avere comodamente racchiuso dietro le grate della visione; a volte sono misteriose geometrie che polisemicamente ci mandano, meglio, ci restituiscono messaggi che parlano pur sempre di noi e dei nostri giorni. Queste immagini, qui ed adesso, si oppongono al nichilismo verso il quale ci spinge una certa filosofia della visione e, frutto come sono di meditazione e riflessione, ci invitano ad andare oltre la loro mera apparenza e, magari, grazie ai piccoli accidenti sorpresi dal fotografo, confidano di riformulare una nuova visione che da questo reale prenda le mosse per scoprire l’orizzonte dei nuovi spazi dove intendiamo penetrare. Dentro l’immagine, finalmente, trovata attraverso la medesima, speriamo allora di maturare la consapevolezza del significato dei nostri incontri quotidiani. (Pippo Pappalardo)
Info: info@massimocristaldi.com
(16 dicembre 2011)