Giovedì 24 novembre alle 20:30, al Teatro Comunale Garibaldi di Enna, andrà in scena Il gran teatro magico, una fiaba in dialetto siciliano di Rocco Lombardo. La regia è di Elisa di Dio e Filippa Iardo. Le musiche sono di Mario Incudine.
Il gran teatro magico è la nuova produzione della Compagnia dell'Arpa per grandi e piccini, una fiaba che partendo da una lieve storia di magie ed illusioni, permette di far riflettere il pubblico e, insieme di divertirlo, in una fantasmagorica e visionaria rassegna di invenzioni e situazioni.
Il testo di riferimento ideale è Cervantes, il suo Teatrino delle Meraviglie, ma anche il don Chisciotte, dentro cui si innesta, in un gioco di incastri, una deliziosa fiaba in dialetto siciliano di Rocco Lombardo. L'adattamento è di Elisa Di Dio.
La storia inizia con la presentazione di una bislacca e variopinta compagnia di attori girovaghi, un po' clown, un po' commedianti del teatro all'Improvviso che, per una serie fortuita di casi, si ritrovano a mettere in scena una commedia dotata di straordinari poteri magici, perchè dotati di straordinari poteri sono gli attori che la interpretano, a cominciare dalla maga Lisadora: essa può essere vista, apprezzata e applaudita solo da un pubblico di onesti, lettori di libri. I bambini tutti vedono e applaudono, il problema che si pone, ad ogni piazza toccata dalla compagnia, è per gli adulti: inariditi dalle incombenze quotidiane, nemici dei libri e di ogni forma di poesia, talvolta dediti a traffici e imbrogli, essi non riescono a vedere il magico spettacolo messo in scena dalla compagnia di messer Cianfaglia, ma non lo dicono per paura di essere scoperti e sbeffeggiati . Tutto si complica quando, arrivati nell'ennesimo paese, i commedianti si imbattono in un gruppo di cittadini, tra cui anche il Governatore e la moglie, che non vedendo nulla, dichiarano di non volere pagare lo spettacolo e accusando gli artisti di truffa. Il perno della magia del teatro di messer Cianfaglia e della sua compagna, donna Cirina, sta nella rappresentazione del Pettine magicu, una fiaba nella fiaba, imperniata sul tema dell'amore come unica ricchezza della vita e duratura fonte di gioia. Il lieto fine arriverà dopo una “battaglia” combattuta al suono delle più belle parole della poesia, e il pentimento finale del Governatore e dei suoi, pronti a cambiar vita, ricominciando a leggere libri e a non commettere più furti e ruberie ai danni della povera gente. L'immaginifico senso della vita donchisciottesco, sta alla base della storia proposta quest'anno dalla compagnia dell'Arpa, collettivo teatrale che pone al centro della sua ricerca espressiva l'impegno di fare della scena un Luogo ideale di crescita, grazie a spettacoli che divertono, commuovono, educano e parlano di temi forti quali il senso della vita, la passione per la cultura, la ricerca dell'Identità, la legalità, il futuro dei giovani.
Info: filippa.ilardo@cinenovecento.org
(24 novembre 2011)