Dal 17 al 22 ottobre, alla scuola Campanella Sturzo di Librino (viale Bummacaro, 8), quartiere periferico della città di Catania, si terrà un workshop fotografico conclusivo tenuto dal fotoreporter iraniano Reza Deghati e da 6 fotografi tutor.
Il riscatto passa attraverso l’arte e il linguaggio visuale. La fotografia diventa, per i ragazzi di Librino, mezzo e strumento di crescita. Per centinaia di giovani si conclude un prezioso percorso che li ha visti protagonisti. La Fondazione Antonio Presti-Fiumara d’Arte e Fondazione Telecom Italia accompagnano i giovani alla fine di un bel viaggio e annunciano l’inizio di un altro - attraverso un lavoro di selezione, editing - quello più prettamente tecnico e organizzativo che costituisce un importante tassello per la realizzazione del Museo Internazionale dell’Immagine-Terzocchio Meridiani di Luce che sarà realizzato a Librino. Sarà il più grande museo fotografico a cielo aperto, un archivio civile, antropologico e artistico che mostrerà i visi, gli sguardi, l’anima di oltre 30.000 persone di Librino, di Catania e dell’intera provincia etnea.
“Ai giovani studenti coinvolti in questa iniziativa – spiega Antonio Presti, presidente della Fondazione Fiumara d’Arte – abbiamo voluto donare la bellezza di un sogno che trae linfa dal linguaggio poetico e forte dell’arte. È stato bello vedere l’emozione dei giovani che per la prima volta utilizzano una macchina fotografica. Per loro non è solo un oggetto asettico, ma uno strumento per esternare la propria visione della vita nel loro quartiere. Attraverso l’obiettivo delle loro macchine i ragazzi esprimono l’amore per Librino, per il gioco, per la famiglia, per l’ambiente che li circonda, diventano interpreti di un nuovo modo di rappresentare il luogo dove vivono. Insieme agli artisti si getta in questo modo un seme che germoglierà nei loro cuori e sarà il frutto del loro futuro”.
Dopo 2 anni di incontri, confronti, lezioni a cielo aperto, e pratica fotografica, Reza Deghati conclude il suo ciclo di workshop con gli oltre 100 ragazzi delle scuole Campanella Sturzo, Mangano, Dusmet, Cannizzaro, San Giorgio, che si sono lasciati coordinare e dirigere da un grande maestro della fotografia, studiando tecniche dell’arte fotografica, diventando piccoli fotografi con la speranza di un grande futuro. “Incontrare questi ragazzi – sostiene Reza – è stato veramente emozionante. Ho visto i loro progressi, ho guardato la luce dei loro occhi, ho ascoltato i loro sogni, li ho accompagnati in un viaggio bellissimo fatto di arte, di immagini, di realtà quotidiane impresse per sempre sulla memoria delle loro macchine fotografiche e nei loro cuori. Ho lavorato con i bambini di molti Paesi del mondo, ma devo ammettere che l’impegno e l’entusiasmo dei ragazzi di Librino è stato veramente straordinario”.
L'archivio fotografico farà parte del nascente Museo Internazionale dell’Immagine-Terzocchio Meridiani di Luce, un progetto realizzato dalla Fondazione Fiumara d’Arte in collaborazione con la Fondazione Telecom Italia. In questo modo si è voluto istituire, all’interno del mondo della scuola, un processo educativo e formativo per i ragazzi. E s’intende continuare a farlo. Una scuola di fotografia che trova anno dopo anno nelle nuove generazioni del quartiere il suo valore di essere.
I fotografi tutor sono: Francesco Butera, Claudio Floresta, Fabrizio Frixa, Luca Guarneri, Monica Laurentini e Lidia Tropea.
Info: 349.2231802 - antoniopresti@fondazionefiumaradarte.org
(17 ottobre 2011)