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On t’appelle Vénus

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Martedì 26 luglio, al Cortile Platamone di Catania, spettacolo di danza contemporanea organizzato dall’Associazione Crea E20, in collaborazione con FranceDanse
Martedì 26 luglio, al Cortile Platamone di Catania, sarà presentato  lo spettacolo di danza contemporanea, On t’appelle Vénus (Ti chiamano Venere), il nuovo lavoro di Chantal Loïal, insieme al coreografo italiano Paco Dècina, all’artista pluridisciplinare Philippe Lafeuille e lo scrittore Marc Verhaverbeke.

Lo spettacolo, organizzato dall’Associazione Crea E20, in collaborazione con FranceDanse (Festival di danza contemporanea realizzato in sinergia e con il sostegno del servizio culturale dell’Ambasciata di Francia in Italia, Institut français e Fondazione Nuovi Mecenati), è stato inserito nel calendario del Circuito del Mito, manifestazione promossa dalla Regione Siciliana, Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo.

Questo lavoro si sviluppa a partire da una riflessione sulla vita di Saartjie Baartman - la Venere Ottentotta -, storia di abusi e tragedie del colonialismo a cavallo tra Settecento e Ottocento. Nata nel 1789 nell’Africa del Sud, Saartjie fu portata in Europa come schiava e venduta come “bestia da circo” prima di diventare prostituta in serate private e, infine, oggetto di studi scientifici a causa delle sua particolare costituzione fisica. Solo nel 2002 le sue spoglie furono riportate in Sudafrica per volontà di Nelson Mandela. Il racconto di questa tragica vita serve da spunto per una riflessione più ampia sulla violenza nei confronti delle donne e per lanciare un messaggio forte di lotta all’oppressione e ai soprusi. Costruito per quadri, lo spettacolo si sviluppa su un crescendo coreografico al quale fanno da contraltare i testi che traducono l’umiliazione, lo sradicamento e, per estensione, il razzismo scientifico e la violenza brutale del linguaggio. "Voglio ridare la parola a questa donna - scrive Chantal Loial - regalandole una piccola rivincita a posteriori, come un pegno d'ottimismo per il domani".

Danzatrice della compagnia di Montavo-Hervieu e dei Ballets C. de la B. di Alain Platel, Chantal Loïal dirige dal 1994 un suo gruppo battezzato Difé Kako (espressione antillese che significa “qualcosa che scalda”). Nata in Guadalupa, inizia all’età di sei anni a danzare, passione che si concretizza con l’arrivo in Francia nel 1977 dove studia le danze africane, antillesi e il contemporaneo, e dove avvia il suo lavoro in ambito professionale. La sua poetica è incentrata sull’esperienza dell’incontro e del multiculturalismo. La Compagnia pluridisciplinare Difé Kako ha all’attivo numerosi spettacoli, tra i più recenti citiamo Divers-cités féminines (2007), Zandoli pa tini pat (2008), Makak Janbé Croco (2009).

(26 luglio 2011)

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