Sabato 9 luglio alle 19, negli spazi delle FAM di Agrigento, gli
Amici della Pittura Siciliana dell’ Ottocento presentano l’antologica del pittore milanese
Giovanni Spazzini. L'ingresso è libero.
Per lui – nel solco della tradizione decennale che vede i mesi estivi delle FAM dedicati agli artisti non siciliani – è allestita una mostra antologica, curata dal critico Marco Bertoli, in programma
dal 9 luglio al 4 settembre. Una trentina le opere esposte ad Agrigento selezionate fra quelle realizzate negli ultimi dieci anni e testimoni del coerente e coraggioso percorso artistico di Spazzini che solo sul finire degli anni Novanta, è nato nel 1951, dopo aver coltivato la pittura come passione privata, decide di votarsi del tutto all’arte.
Protagonisti la natura e intensi ritratti dove l’artista, fedele al solo obiettivo di trasmettere un’emozione fatta di forme, luce e colori, ha saputo crearsi un proprio spazio personale, difficilmente riconducibile a una rigida catalogazione stilistica. “Nei suoi quadri – spiega il curatore Bertoli - la realtà deve necessariamente adeguarsi alle esigenze compositive e plasmarsi nella ricerca dell’armonia. Il soggetto diventa così solo pretesto, fino a scomparire in parte nei dipinti più astratti e l’emozione estetica, rielaborata attraverso il ricordo e l’immaginazione, viene rivitalizzata, potenziata e poi espressa sulla tela e comunicata a chi guarda.
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L’estate delle Fam è il tempo degli artisti non siciliani – spiega Antonino Pusateri, presidente degli Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento -
un messaggio inconscio, forse, per sottolineare il superamento di quel modello che proponeva il rapporto “centro” e “periferia” oppure “nord” e “sud”, senza togliere comunque l’importanza strategica di ogni contesto specifico. Se l’anno scorso è toccato al pittore parigino Luc Gauthier e allo scultore torinese Gabriele Garbolino Rù, stavolta abbiamo scelto Giovanni Spazzini che, ha una sua intensa storia personale: si è infatti dedicato esclusivamente alla pittura ad una certa età dopo averla coltivata solamente come una passione privata”.
(09 luglio 2011)