Fino a domenica 26 giugno, al Teatro Greco Romano di Catania, andrà in scena di Quei ragazzi di Regalpetra di Gaetano Savatteri e Vincenzo Pirrotta.
Interpretano: Vincenzo Pirrotta, Vitalba Andrea, Andrea Gambadoro, Nancy Lombardo, Marcello Montalto, Salvatore Ragusa, Giampaolo Romania e l’ Orchestra Giovanile Bellini dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Vincenzo Bellini di Catania. E' una produzione Teatro Stabile di Catania.
Diventa un lavoro teatrale il best seller di Gaetano Savatteri, I ragazzi di Regalpetra, adattato per la scena dall'autore insieme a Vincenzo Pirrotta, altresì regista e protagonista dello spettacolo. Continua così l'opera dello Stabile di Catania nella promozione della letteratura siciliana, contemporanea e non solo.
Un paese della Sicilia, un luogo letterario: la Regalpetra di Leonardo Sciascia. Un posto tranquillo, con una vecchia mafia dormiente. Una città segnata dalla presenza del grande scrittore, nella quale tutti finiscono per essere personaggi disegnati dal proprio autore. Credere nella parola, nella scrittura. Un gruppo di ragazzi fonda un piccolo giornale. Lo intitola Malgrado tutto. Un giornale per raccontare la propria realtà, per specchiarsi nella cronaca delle proprie vite. Ma negli stessi anni altri ragazzi incubano un altro destino. All’indomani della morte di Sciascia, esplodono i germi di una violenza sepolta. La mafia dormiente si risveglia, semina stragi e morti, contrappone gli amici di ieri, i ragazzi che hanno giocato assieme.
Sono i ragazzi di Regalpetra. Ragazzi armati l’uno contro l’altro. Ragazzi armati di pistole o di parole, in uno scontro tra civiltà e violenza. È la stagione del raccolto rosso, raccolto di sangue. Il sangue dei fratelli da vendicare, il sangue dei fratelli da uccidere. Ragazzi che diventano uomini, ragazzi che diventano boss. Un percorso che segue il filo del destino individuale e dei destini collettivi, il momento in cui ciascuno supera la propria linea d’ombra e sceglie il proprio presente adulto. I giorni della festa e i giorni della paura. I giorni delle scelte e i giorni dei silenzi.
Un potente racconto corale che ripercorre il tempo dell’infanzia e degli incubi, per ricostruire una Sicilia che nelle strade e piazze vede convivere bene e male, civiltà e prepotenza, luce e lutto. Regalpetra torna ad essere così il luogo simbolico delle decisioni invisibili e fondamentali, quelle che scavano nella coscienza fino a spingerci oltre il confine delle scelte irrevocabili.
(21 giugno 2011)